Come reagire a critiche e provocazioni?

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Reagire alle critiche e alle provocazioni in modo costruttivo è importante per mantenere relazioni sane e preservare la tua salute mentale. Ecco alcuni suggerimenti su come affrontare queste situazioni:

  1. Mantieni la calma: La prima cosa da fare quando affronti critiche o provocazioni è mantenere la calma. Respira profondamente e prenditi un momento per riflettere prima di rispondere impulsivamente.
  2. Ascolta attentamente: Ascolta attentamente ciò che l’altra persona sta dicendo. Cerca di capire la sua prospettiva prima di rispondere. Potrebbe esserci un malinteso o un motivo di fondo che non hai considerato.
  3. Evita risposte impulsive: Evita di reagire impulsivamente con rabbia o frustrazione. Una risposta emotiva può intensificare la situazione.
  4. Rifletti sull’opinione: Se la critica è costruttiva, prendila in considerazione e cerca di imparare da essa. Non tutte le critiche sono ingiuste, e talvolta possono aiutarti a crescere e migliorare.
  5. Rispondi in modo assertivo: Se ritieni che sia necessario rispondere, fallo in modo assertivo e rispettoso. Esprimi i tuoi pensieri e sentimenti senza attaccare l’altra persona. Usa il “discorso io” per comunicare i tuoi sentimenti e bisogni in modo chiaro.
  6. Ignora le provocazioni: Spesso, le provocazioni sono fatte per suscitare una reazione emotiva. Ignorarle può spesso essere la migliore risposta, poiché dimostra che non ti lasci coinvolgere nelle dinamiche negative.
  7. Impara a gestire il conflitto: Se la situazione si trasforma in un conflitto, cerca di risolverlo in modo costruttivo. Cerca il dialogo e cerca un terreno comune per risolvere il problema.
  8. Impara a farti valere: Con il tempo, impara a sviluppare una buona autostima e fiducia in te stesso in modo da non essere facilmente scosso dalle critiche o dalle provocazioni.
  9. Evita il contatto tossico: Se le critiche e le provocazioni provengono da una persona tossica o dannosa, potresti dover valutare la possibilità di ridurre o eliminare il contatto con quella persona per proteggere te stesso.
  10. Chiedi supporto: Se ti senti sopraffatto dalle critiche o dalle provocazioni, cerca il supporto di amici, familiari o un professionista della salute mentale (anche online). Parlare con qualcuno può aiutarti a ottenere prospettive esterne e sostegno emotivo.

In generale, l’obiettivo è mantenere la calma, ascoltare, rispondere in modo costruttivo quando necessario e, quando possibile, ignorare le provocazioni. Ricorda che non puoi controllare le azioni degli altri, ma puoi controllare come rispondi e come gestisci le situazioni difficili.

Qual è la differenza tra criticare e provocare?

Le critiche non sono negative a prescindere, anzi: una critica costruttiva è molto utile per comprendere dove abbiamo sbagliato e in cosa possiamo migliorare, sia sul lavoro che nella vita privata e nelle relazioni. Del resto, il significato di questa parola è “facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i risultati della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere […]” e le origini di questo termine risalgono al greco antico.

Di critica si parla in molti ambiti, come quello letterario, spesso dando per scontato un elemento di aperto dissenso o un tentativo di confutazione che invece dovrebbe essere assente, poiché l’obiettivo principale resta l’analisi approfondita.

Ricevere delle critiche è tuttavia un’espressione negativa: significa che qualcuno ha – più o meno apertamente – contestato il nostro operato o le nostre idee, ed è una cosa che in genere non fa piacere a nessuno, soprattutto se avviene pubblicamente o se riguarda ambiti della nostra vita ai quali teniamo molto.

È giusto criticare e/o essere criticati? Esprimere perplessità su idee diverse dalle nostre penso sia più che legittimo. Ma sebbene la critica in sé non sia sempre negativa, una situazione in cui sono in tanti a criticare l’operato di una persona, tutti insieme, può alla lunga risultare – molto – sgradevole. A volte succede, soprattutto attraverso i social media, magari all’interno di gruppi in cui alcuni utenti ne “costringono” un altro ad abbandonare, oppure si può essere presi di mira da qualcuno anche sul proprio profilo personale.

Sul Web, ma anche nel mondo reale, ci sono persone che provocano per il solo gusto di farlo, perché così si sentono più importanti e considerati, perché non possono prendersela con l’oggetto della loro rabbia, e allora trovano un capro espiatorio.

C’è una differenza sostanziale tra critica e provocazione: la prima può essere costruttiva, mentre l’altra è quasi impossibile che lo sia. In ogni caso, devi tener presente l’aspetto giuridico della questione: non sempre le provocazioni sono punibili per legge (anche se contengono offese), ma devono verificarsi alcune circostanze affinché lo siano; ad esempio, per considerarle tali, dovrebbero essere ricorrenti e lesive della privacy.

Come rispondere alle critiche?

Qualcuno ha mosso una critica nei tuoi confronti, tu hai reagito e – probabilmente – avete litigato. Adesso ti è rimasta una sensazione sgradevole. Questo “senso di colpa”, se così possiamo definirlo, è sollevato soprattutto dal pensiero che “si poteva fare diversamente”.

Avresti voluto gestire la situazione in modo differente, pacato, in maniera meno aggressiva e più serena. Ormai è andata così, ma la prossima volta potresti far tesoro delle seguenti indicazioni (tenendo conto del fatto che non sono uno psicologo né – tantomeno – un “maestro di vita”):

  • Analizza “da che pulpito viene la predica”. Chi è la persona che ti ha criticato? La conosci? Che rapporto hai con essa? Per quale motivo si è presa la briga di criticarti? Di cosa si occupa nella vita? Ricorda che anche solo un’antipatia – magari neppure ricambiata – potrebbe essere il motivo che l’ha spinta a parlare (o a scrivere) male di te;
  • Interpreta e valuta la critica a tuo favore. Trova eventuali positività e valuta se quanto affermato sia vero, in modo oggettivo. Potresti scoprire che – effettivamente – l’altra persona abbia ragione, potresti osservare le cose da un altro punto di vista e alla fine arrivare a pensarla in maniera diversa, proprio grazie a tale critica. Cerca di immaginare cosa avresti detto/fatto tu al posto di colui/colei che ti ha opinato, ma soprattutto prova a capire che tipo di insegnamento puoi trarre da quanto è accaduto;
  • Valuta il tuo operato in terza persona. C’è davvero qualcosa da cambiare nel tuo comportamento? Non dimenticare che spesso si parte dal presupposto di avere ragione e di non sbagliare mai, ma in realtà sappiamo bene che non sempre è così. Commettiamo molti errori, alcuni in maniera del tutto inconsapevole, e quindi, se qualcuno ce li fa notare, potremmo senz’altro beneficiarne. Valuta la critica dall’esterno e oggettivamente, in terza persona. Cerca di slegarti il più possibile dal tuo modo di pensare e fai finta di imbatterti nel tuo post o in quel comportamento “come se tu stessi dall’altra parte”;
  • Plasma la tua mente per annientare le critiche. In che modo? Non è facile né immediato, ma con un po’ di lavoro su te stesso puoi farcela. È un’arte sottile quella di non farsi problemi inutili. Per aiutarti in questo “allenamento”, ti suggerisco di acculturarti ancor più, di studiare la psiche e le dinamiche che stanno alla base dei comportamenti umani volti a criticare il prossimo;
  • Focalizza l’attenzione sui tuoi sostenitori. Perché in tanti ti seguono? Come mai molte persone ti danno dei feedback positivi? Ma soprattutto, perché ti concentri di più sui commenti negativi? Lascia correre chi non ti capisce o chi ti invidia, concentrati invece su coloro che hanno creduto in te sin dall’inizio (e, in modo oggettivo, prendi in considerazione le opinioni di quest’ultimi);
  • Ignora o ringrazia chi ti critica/provoca. Stabilisci una specie di “regolamento” (esatto, proprio come si fa sulle pagine delle reti sociali) e datti delle indicazioni per rispondere a chi sta cercando di provocarti. In genere, è meglio ignorare per evitare ulteriori reazioni, ma se proprio “vuoi dire la tua”, fallo garbatamente, senza esagerare (anche se hai ragione);
  • Rispondi a una critica costruttiva. Se si tratta di un parere che – secondo te – potrebbe aiutarti a riflettere per migliorare, allora potresti replicare. Potrebbe nascere così una conversazione utile, e perché no, l’idea per un nuovo progetto.

È necessario rispondere a una critica?

I nostri pensieri sono ben più “esposti” oggi rispetto al passato. Se frequentiamo un paio di social network e condividiamo con una certa frequenza, è probabile che i nostri post siano visualizzati/letti da un numero di persone variopinto.

Va considerata pertanto anche “l’altra faccia della medaglia”. Come su un grande palcoscenico: non si può sapere se al pubblico verrà in mente di applaudire o di lanciare pomodori, e non sempre ciò dipende da quel che si dice o si fa, né dal modo in cui lo si dice o lo si fa; possono crearsi delle antipatie “a pelle”, o per qualsiasi altro motivo. Fa parte del “gioco”.

La tua reazione, comunque, non dovrebbe mai essere spropositata. Ti piovono addosso delle critiche severe e inaspettate, che fai? Dovresti rispondere? A dire il vero – come ti dicevo prima – no: la tendenza a commentare ogni post sui social è tipica dei nostri giorni, e talvolta genera dei fenomeni sgradevoli; l’unico modo per contrastarla è restare in silenzio, o meglio, ignorare. Questa è una delle cose più sagge da fare, anche per difendersi dagli haters.

Come comportarsi con una persona che ti provoca?

Quando si è di fronte a un persona che ci provoca, è importante mantenere la calma e non cadere nella loro trappola. Spesso le persone che provocano gli altri lo fanno per attirare l’attenzione o per cercare di controllare la situazione. È importante non reagire impulsivamente e non cedere alla rabbia o all’irritazione. Invece, si può cercare di capire il motivo del loro comportamento e di comunicare in modo assertivo e calmo. Se possibile, è meglio evitare di avere a che fare con una persona che ci provoca, ma se non è possibile, è importante mantenere la propria dignità e non lasciarsi coinvolgere nelle loro dinamiche negative. Alla fine, ciò che conta è il nostro modo di comportarci e di reagire, e mantenere la calma e l’equilibrio interiore in situazioni difficili è sempre la migliore scelta.

Come rispondere ad una cattiveria?

Rispondere a una cattiveria può essere un compito difficile e spesso siamo tentati di reagire con la stessa cattiveria. Tuttavia, è importante tenere a mente che rispondere con la rabbia o l’odio non farà altro che alimentare il ciclo negativo. Il modo migliore per rispondere a una cattiveria è mantenere la calma e non permettere alla situazione di provocare una reazione impulsiva. Invece, è utile approcciare la situazione con razionalità e cercare di capire le ragioni dietro quella cattiveria. Potrebbe essere una risposta ad un loro stato emotivo o problemi personali. Il modo migliore per rispondere è mostrare compassione e gentilezza, senza permettere alla loro cattiveria di contaminare il nostro essere. In questo modo, possiamo trasformare la situazione negativa in una lezione di tolleranza e amore.

Come difendersi da un provocatore?

Per difendersi da un provocatore, è importante mantenere la calma e non cadere nel gioco delle sue provocazioni. Si consiglia inoltre di evitare di interagire o rispondere alle sue frecciate, poiché questo potrebbe dare ulteriori motivi al provocatore di continuare il suo comportamento. Invece, è meglio ignorare le sue provocazioni e cercare di mantenere una presenza forte e sicura. È importante anche cercare di capire il motivo per cui il provocatore sta agendo in questo modo e se possibile, cercare di risolvere la situazione in modo pacifico. In ogni caso, è sempre utile parlare con qualcuno di fidato e chiedere aiuto se la situazione diventa troppo difficile da gestire da soli. Ricordiamo che non c’è nulla di male nell’allontanarsi da una persona che ci provoca in modo negativo, questo ci aiuterà a proteggere la nostra salute mentale e a mantenere la tranquillità.

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Autore
Paolo Dal Lago
Appassionato di tecnologia da quando per la prima volta, a 13 anni, ho sentito parlare di quella strana cosa in arrivo chiamata "Internet". Durante la pandemia covid ho creato la piattaforma senza scopo di lucro TorniamoPresto.it, per aiutare concretamente i commercianti a superare le difficoltà grazie al digitale.

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