Come difendersi dagli haters online?

()

Difendersi dagli haters online può essere una sfida, ma ci sono alcune strategie che puoi adottare per affrontare questo tipo di comportamento in modo sano ed efficace:

  1. Ignora e blocca: Spesso, la migliore risposta agli haters è l’indifferenza. Ignora i commenti negativi e non rispondere. Inoltre, puoi bloccare o segnalare gli utenti che continuano a comportarsi in modo aggressivo o dannoso.
  2. Mantieni la calma: Evita di reagire emotivamente alle provocazioni online. Gli haters cercano spesso di suscitare reazioni negative, quindi mantieni la calma e non permettere loro di ottenere la soddisfazione di averti sconvolto.
  3. Non prenderlo personalmente: Ricorda che gli haters spesso criticano e insultano le persone online solo per il gusto di farlo, e le loro parole non riflettono il tuo valore o la tua identità. Non prendere le loro parole a cuore.
  4. Limita l’accesso: Se noti che i commenti negativi ti influenzano emotivamente, considera la possibilità di limitare il tempo che passi online o di evitare determinati siti o piattaforme in cui gli haters sono particolarmente attivi.
  5. Parla con amici o professionisti: Parla con amici fidati o con un professionista della salute mentale se ti senti sopraffatto dagli haters online. Condividere le tue preoccupazioni con qualcuno può aiutarti a mettere le cose in prospettiva e a ottenere supporto.
  6. Mantieni il controllo della tua presenza online: Assicurati di avere impostazioni di privacy adeguate sui social media e sulle altre piattaforme online che utilizzi. Limita l’accesso alle tue informazioni personali e controlla chi può commentare o interagire con i tuoi contenuti.
  7. Rispondi con gentilezza o umorismo: In alcuni casi, puoi rispondere agli haters con gentilezza o umorismo, senza entrare in polemiche o conflitti. Questo può smorzare la situazione e mostrare che sei immune alle provocazioni.
  8. Documenta il comportamento dannoso: Se l’hater online persiste nel comportamento dannoso, potresti voler documentare gli insulti o gli attacchi. Questo potrebbe essere utile se decidi di segnalare l’utente o di intraprendere azioni legali.
  9. Impara a distinguere tra critica costruttiva e odio: Non tutte le critiche online sono odiose. Impara a distinguere tra critiche costruttive che possono aiutarti a migliorare e l’odio puro e semplice.
  10. Fai il bene dell’Internet: Continua a condividere contenuti positivi e costruttivi online. Concentrati sulla tua passione e sui tuoi interessi anziché dare troppa attenzione agli haters.

Ricorda che gli haters online spesso cercano l’attenzione e la reazione delle persone, quindi il miglior modo per sconfiggerli è ignorarli e mantenere una presenza online positiva e autentica.

Come difendersi dagli haters online?

Adesso, ti darò qualche consiglio concreto per gestire gli haters online, a seconda della casistica più comune. Ti ripeto che i miei suggerimenti fanno riferimento a situazioni pacifiche, e non a casi di vero e proprio cyberbullismo, per i quali devi chiedere immediatamente aiuto e segnalare l’attività molesta ai social network interessati, tramite l’apposita opzione.

Commenti sui social

In generale, il modo migliore per rapportarsi con i commenti molesti, è quello di ignorare completamente il potenziale hater. Più lo vedi attivo, meno devi intervenire. Non cogliere le provocazioni e non abbassarti al suo livello, perché è quello che vuole.

Se vedi però che l’utente si comporta davvero da hater, poiché ne ha tutti i requisiti (volgarità, minacce, messaggi ripetuti), e soprattutto se noti che attacca altri membri del Gruppo/Pagina che gestisci, bannalo e segnalalo all’istante. Ricorda infatti che, in qualità di amministratore o moderatore di questi spazi, hai il dovere di prenderti cura dei tuoi utenti, fissando delle regole precise di etichetta, che sono le tue e devono essere rispettate.

Riguardo i casi più dubbi, in cui il comportamento dell’utente è al limite della tollerabilità, potrei dirti semplicemente di bloccare chi ti dà fastidio, e senza dubbio, ti raccomando di farlo subito se la persona ti disturba sul tuo profilo social personale.

Tuttavia, se gestisci una Pagina o un Gruppo pubblico, un consiglio del genere avrebbe poco senso, e comunque ci arriveresti da solo senza bisogno di me. Al contrario, e solo in quest’ultimo caso, ti consiglio di evitare di intervenire subito con un blocco, se non sei prima sicuro del fatto che la persona in questione sia veramente un hater, e non piuttosto un appartenente alla categoria di mezzo che ti ho indicato sopra, e cioè una persona semplicemente noiosa e/o fastidiosa.

Il motivo è semplice: la fortuna di un Gruppo/Pagina pubblica si basa soprattutto sull’interazione dei membri/fan, e indubbiamente, la presenza di persone di carattere un po’ più forte (per così dire) è un elemento che ravviva molto le conversazioni: immagina un Gruppo/Pagina in cui i commenti sono unicamente positivi; dopo un po’ di tempo, chi avrà interesse a postare nuove cose? In poche parole, se tenute a bada con l’opportuna “minaccia di ban” dalla Pagina/Gruppo, queste persone sono indispensabili per tenere vivo l’interesse e stimolare discussioni, ed è il motivo per cui – se ci fai caso – tutti i gruppi online, soprattutto su Facebook e sui vecchi forum ancora attivi, non bannano questi personaggi, ma anzi, arrivano a sfruttarli per ottenere visibilità, come accade su molte Pagine di noti politici italiani.

È una strategia, anche se molto difficile da seguire, perché potrebbe indispettire altri utenti. In generale però, e sempre entro certi limiti, essa tende ad essere apprezzata quando è vista come un segno di onestà intellettuale da parte dell’amministratore della Pagina, che dimostra così di essere superiore alle critiche.

Messaggi privati

Chi ti invia messaggi privati di disturbo rientra automaticamente nella categoria degli haters, perché ti sta infastidendo in maniera diretta e pervasiva, cosa non tollerabile.

Ti consiglio di bloccarlo immediatamente e, se ci sono gli estremi, segnalarlo al social network.

E-mail

Il contatto per e-mail da parte di un hater è un atto molto grave (può integrare di per sé un comportamento penalmente rilevante) e, per fortuna, è molto raro.

Proprio per questo, si tratta di una situazione che va valutata caso per caso, e non posso darti consigli generici.

Sport e giochi online

L’hating sportivo (esteso poi al mondo dei giochi online, ovvero agli eSport) è un fenomeno tipico, e purtroppo ineliminabile, perché connesso col concetto stesso di competizione.

In questo caso, comunque, il fine degli haters è tipicamente quello di destabilizzarti e di farti deconcentrare: ignorali, “non dar loro corda”, ed ovviamente, se verifichi che creano veramente problemi, segui le ipotesi che ti ho suggerito sopra.

Chi sono gli haters?

Al di là di ogni considerazione sociologica o psicologica, per le quali puoi trovare molte informazioni online, dal punto di vista fattuale, gli haters si caratterizzano per la tendenza a postare commenti denigratori sotto i post social della loro vittima, talvolta in maniera compulsiva (cioè commentando molte volte di seguito, anche a notte fonda).

Molti haters agiscono in gruppo, e possono essere psicologicamente meno sopportabili, perché generano nella vittima l’erronea impressione di essere circondata da molte persone aggressive che ce l’hanno con lei: in realtà, si tratta tipicamente di gregari che seguono in massa un hater principale, talora giungendo fino al fenomeno chiamato «shitstorm» (lett. “tempesta di escrementi”), consistente in una deliberata raffica di insulti e/o commenti molesti da parte di un gruppo di haters contro un singolo bersaglio, il tutto concentrato in pochi minuti o ore (ma alcune shitstorms sono durate giorni, costringendo le vittime a bloccare centinaia di contatti).

Non dimenticare inoltre che gli hater usano spesso uno o più profili falsi, e quindi, più commenti negativi con nomi diversi possono provenire in realtà dalla stessa persona. Come ti ho precisato all’inizio, peraltro, il confine tra un comportamento solo fastidioso ed uno potenzialmente rilevante a livello penale (vero e proprio cyberbullismo o reati molto più gravi) è estremamente sottile, e ti invito nuovamente a non affrontare la situazione da solo se inizi a provare un disagio che cambia le tue abitudini e/o se inizi ad avere paura per te o per altre persone: in questi casi, chiedi immediatamente aiuto, ad es. parlane con uno psicologo o con i tuoi genitori.

Cosa fanno gli haters?

Le motivazioni sottese a questo tipo di comportamento possono essere molto varie, ma comunque all’atto pratico irrilevanti, dato che nessuna di essere può giustificare mai un’aggressione virtuale; di solito, si tratta di persone che nutrono un sentimento di invidia nei confronti della vittima, o che si sentono potenziate nel proprio ego dall’assumere atteggiamenti canzonatori, spendendo anche molto tempo in questa attività.

In alcuni casi, potresti anche avere l’impressione che la persona che ti disturba abbia dei problemi personali gravi, e purtroppo, questa è una possibilità concreta che richiede pazienza.

I comportamenti degli haters sono tipici, ed anche se possono risultare spiazzanti le prime volte, in séguito la loro identificazione si fa routinaria, e consiste in:

  • Pubblicazione di post/commenti sulla Pagina social o sul sito web della vittima, con una costante tendenza a ripetere contenuti, anche ingiuriosi. Talvolta, l’intervento si limita ad una sola frase;
  • Contatto via messaggio privato (o mail) direttamente alla vittima, contenente le stesse frasi di odio o di dileggio;
  • Creazione di uno o più profili falsi per potenziare l’attacco;
  • Nei casi estremi, condivisione di un contenuto della vittima al solo scopo di metterla alla berlina su un’altra Pagina o Gruppo.

Quanto è stata utile questa guida per te?

Indica il tuo grado di soddisfazione:

Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

Creato con il in Italia - Privacy Policy - Cookie Policy - Preferenze privacy