Alternative a WhatsApp: quale scegliere e perché

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Ci sono diverse alternative a WhatsApp disponibili sul mercato, ognuna con le proprie caratteristiche uniche e vantaggi. La scelta dipende dalle tue preferenze personali, dalle esigenze di comunicazione e dalle considerazioni sulla privacy e sulla sicurezza. Ecco alcune alternative popolari a WhatsApp e i motivi per cui potresti sceglierle:

1. Signal:

  • Privacy e sicurezza: Signal è noto per la sua forte crittografia end-to-end e per il suo impegno per la privacy degli utenti. È open-source e non raccoglie dati sugli utenti.
  • Funzionalità: Offre messaggi di testo, chiamate vocali e video, nonché funzionalità avanzate come la chat segreta e la distruzione automatica dei messaggi.
  • Comunità: Ha guadagnato popolarità tra coloro che sono preoccupati per la privacy e la sicurezza delle proprie comunicazioni online.

2. Telegram:

  • Ampia adozione: Telegram è ampiamente utilizzato in tutto il mondo ed è noto per la sua velocità e facilità d’uso.
  • Funzionalità avanzate: Offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui chat di gruppo con un massimo di 200.000 membri, canali, sticker, bot e molto altro.
  • Personalizzazione: Gli utenti possono personalizzare l’aspetto dell’app e utilizzare temi personalizzati.

3. Facebook Messenger:

  • Integrazione con Facebook: È ben integrato con Facebook e offre funzionalità avanzate come le chiamate video di gruppo e le chat di gruppo con un massimo di 250 partecipanti.
  • Ampia base di utenti: Molte persone utilizzano già Facebook Messenger, quindi potrebbe essere conveniente se hai molti contatti su Facebook.
  • Funzionalità di business: Offre funzionalità specifiche per le aziende, come il supporto clienti automatizzato e la pubblicità.

4. Wire:

  • Sicurezza: Wire è noto per le sue robuste misure di sicurezza e crittografia end-to-end. È utilizzato da aziende e organizzazioni che richiedono una comunicazione sicura.
  • Funzionalità di collaborazione: Offre funzionalità di collaborazione avanzate, come la condivisione di file, la collaborazione in tempo reale e la possibilità di creare spazi di lavoro.

5. Threema:

  • Privacy: Threema è focalizzato sulla privacy degli utenti e non richiede un numero di telefono o altri dati personali per l’iscrizione.
  • Crittografia end-to-end: Offre una forte crittografia end-to-end per tutte le comunicazioni.
  • Anonimato: Gli utenti possono rimanere anonimi se lo desiderano, mantenendo il controllo delle proprie informazioni personali.

La scelta dell’alternativa dipende dalle tue preferenze personali, dalle esigenze di comunicazione e dalla tua preoccupazione per la privacy e la sicurezza. Prima di scegliere, considera i fattori chiave come la crittografia, le funzionalità offerte, la base di utenti e l’integrazione con altre piattaforme o servizi.

Perché scegliere un’app diversa da WhatsApp

Se ti stai informando su nuove applicazioni di messaggistica istantanea, probabilmente significa che stai prendendo in considerazione, oppure hai già deciso, di abbandonare WhatsApp. È una decisione che potrebbe stupire le persone intorno a te; in realtà, ci sono diversi motivi per cui qualcuno potrebbe decidere di cancellare WhatsApp e scegliere una soluzione diversa per comunicare con amici, familiari e, in alcuni casi, perfino clienti.

In tanti non approvano la gestione dei dati di questa app, e quindi preferiscono optare per un’alternativa che garantisca una maggior tutela della propria privacy. Qualcun altro sta prendendo in considerazione l’idea di abbandonare l’app solo di recente, a causa dell’aggiornamento dei termini di utilizzo di WhatsApp, che prevede, a partire dal 15 maggio 2021, la condivisione delle informazioni del profilo di WhatsApp con Facebook, con conseguente pubblicità personalizzata.

Infine, ovviamente, c’è anche chi è solo curioso di sperimentare nuove applicazioni, testandone le funzioni ed esplorando le possibilità che esse offrono.

Al di là della motivazione in cui ti sei ritrovato, sono pronto a illustrarti le alternative a WhatsApp che reputo più valide; ma non sarà solo una lista: ti spiegherò le principali differenze con l’app di proprietà del gruppo Facebook Inc., sperando così di aiutarti a capire quale sia quella più vicina alle tue esigenze.

Problemi nel rimanere senza WhatsApp

Prima di fornirti un elenco di alternative a WhatsApp, credo sia giusto farti presente che rinunciare a questa applicazione e “trasferirti” altrove, in modo definitivo o anche solo temporaneamente, potrebbe essere problematico, soprattutto se sei abituato a chattare ogni giorno con molte persone.

Praticamente chiunque, in ogni parte del globo, usa WhatsApp: avere questa app sul tuo smartphone ti permette (almeno potenzialmente) di connetterti con tantissime persone. Eliminare WhatsApp, o decidere semplicemente di non usufruire dei suoi servizi per un po’, significa rimanere “tagliato fuori”, volente o nolente.

Le soluzioni alternative che sto per proporti sono valide, certo, ma non hanno neanche lontanamente gli stessi numeri di WhatsApp. Infatti, gli utenti di Telegram, Signal, Element e tutte le altre applicazioni di cui ti parlerò a breve sono molto meno numerosi. E, come sicuramente saprai, affinché due persone comunichino tra loro attraverso un’app di messaggistica istantanea, è fondamentale che entrambe l’abbiano installata sul proprio smartphone.

Se sei deciso a provare un’alternativa a WhatsApp nonostante tutto, allora non indugiamo oltre.

Cosa fare prima di rimuovere WhatsApp

Ok, hai preso la tua decisione: basta WhatsApp! Anche se sei impaziente di liberartene, non correre subito a rimuovere l’applicazione, perché potresti pentirti di essere stato così frettoloso. Quando elimini WhatsApp, infatti, cancelli in automatico anche tutte le chat; e mentre l’app può sempre essere scaricata nuovamente, non c’è modo di recuperare le conversazioni, che saranno perdute irreversibilmente (almeno quelle più recenti).

Prima di procedere, dunque, ricordati di controllare se ci sono delle chat che desideri salvare. Che sia per questioni affettive, per motivi lavorativi o per altre ragioni, infatti, sono abbastanza sicuro che ci sia qualche conversazione che ti piacerebbe conservare. In questo caso, ti consiglio di leggere la guida in cui espongo tutti i passaggi da eseguire per salvare le chat di WhatsApp, attraverso modalità diverse e in base al dispositivo e al sistema operativo che stai adoperando.

Soltanto dopo aver archiviato altrove le chat a cui tieni, potrai procedere con l’eliminazione dell’app e l’installazione della sua “sostituta”.

Alternative e principali differenze

Arrivato a questo punto, non ti resta che decidere quale app prenderà il posto di WhatsApp nel tuo smartphone. Come scegliere? Di seguito, ti illustrerò le principali differenze tra alcune app di messaggistica istantanea e WhatsApp. Potrai così fare le tue valutazioni e capire quale sia la migliore per te.

Premetto che ometterò intenzionalmente dalla lista i Direct di Instagram e Facebook Messenger, in quanto ambedue le app sono ugualmente gestite da Facebook Inc., e peraltro non sarebbero delle vere e proprie alternative a WhatsApp.

Telegram

L’app di Telegram è più veloce e più ottimizzata rispetto a quella di WhatsApp, e quindi il suo utilizzo risulta particolarmente “snello” e intuitivo; inoltre, è compatibile con qualsiasi sistema operativo, ci si può collegare da desktop anche senza avere a portata di mano il proprio smartphone e permette di installare il proprio account su tutti i dispositivi che si desidera. Per esempio, puoi utilizzare Telegram su due smartphone con lo stesso numero o account (contemporaneamente), ma non potresti fare lo stesso con WhatsApp.

Su Telegram un file (di tipo multimediale o non) può arrivare fino a 1.5 GB, su WhatsApp ad appena 16 MB. Una bella comodità, soprattutto se sei abituato a mandare foto, video e altri media di dimensioni importanti.

Su WhatsApp si possono creare gruppi con un massimo di 256 membri, mentre su Telegram il limite è 200.000 utenti. Inoltre, su quest’ultima app si possono anche creare i canali, ovvero dei broadcast utili per diffondere messaggi a un pubblico ampio, teoricamente infinito.

Affinché una persona ti contatti su WhatsApp, deve necessariamente avere il tuo numero; invece, su Telegram, puoi essere cercato anche solo tramite nickname.

Su Telegram non c’è modo di vedere se qualcuno ha letto il tuo messaggio (al massimo, puoi assicurarti che l’abbia ricevuto), né di conoscere l’orario preciso dell’ultimo accesso di un utente.

Telegram è interamente basato sulla rete cloud, il che significa che è un’app molto più leggera di WhatsApp e che non andrà gradualmente a riempire lo spazio disponibile sul tuo smartphone. Se usi Telegram, puoi eliminare in qualsiasi momento la sua cache senza perdere i file condivisi.

Signal

Rispetto a WhatsApp, Signal dà la priorità assoluta al trattamento dei dati degli utenti e alla tutela della loro privacy. Forse non lo sai, ma è stata proprio Signal a introdurre la crittografia end-to-end, nonché a implementare la tecnologia dei messaggi che si autodistruggono, poi copiata anche da Telegram (vedi le chat segrete di Telegram) e, in un secondo momento, da WhatsApp (vedi messaggi effimeri su WhatsApp).

Signal ha un codice open-source, il che vuol dire che qualunque utente può analizzarlo e scoprire eventuali bug e che, soprattutto, per gli sviluppatori è molto semplice intervenire e risolvere possibili problemi di sicurezza o mal funzionamento.

Su Signal c’è una funzionalità che può tornare molto utile: le “note personali”, uno spazio che si può usare come un vero e proprio taccuino virtuale, su cui annotare pensieri e promemoria.

Per quanto riguarda i gruppi, Signal non ha i numeri altissimi di Telegram, ma supera comunque WhatsApp, permettendo chat multiple composte da un massimo di 1000 persone.

Element

La principale peculiarità di Element è che non richiede un numero di telefono, un dato sensibile che invece devi necessariamente inserire in tutte le altre applicazioni di messaggistica. Sì, perché non è possibile usare Telegram senza numero.

Pur essendo semplice da usare per l’utente medio, i più “smanettoni” trovano in Element “pane per i loro denti”: essendo questa app libera, open source e basata sul protocollo federato Matrix, ognuno può scegliere a quale server connettersi.

Wire

Partiamo subito dalla maggiore differenza tra Wire e tutte le altre app viste finora: il costo. Se WhatsApp, Telegram e via dicendo sono gratuite, Wire ha un prezzo di 5 dollari al mese.

Wire è lo strumento perfetto se si tratta di business, al punto che in molti sostengono che sia un concorrente di Skype, più che di WhatsApp: oltre allo scambio di messaggi, questa app consente la condivisione dei file, le chiamate vocali e le videoconferenze. L’aspetto davvero interessante è che le chiamate e le videochiamate sono estese anche agli utenti esterni: se devi contattare una persona che non ha un account Wire, puoi creare in pochi secondi una guest room criptata e inviare il link di invito.

Questa applicazione è multi-device, utilizzabile su un massimo di 8 dispositivi tra smartphone, tablet e computer.

Tox

Tox usa una rete peer-to-peer, il cui scopo è quello di garantire la connessione diretta con i propri contatti, senza passare attraverso alcun server centrale. Questo significa che è impossibile che l’app vada in down (hai presente quando WhatsApp non invia o non riceve messaggi?); al tempo stesso, affinché due utenti possano comunicare, è necessario che siano entrambi online.

Quanto alle funzionalità, Tox non è così diversa da WhatsApp. Infatti, questa app consente di chattare, creare dei gruppi, telefonare, videochiamare (tramite VoIP) e condividere i file. Come su WhatsApp, inoltre, esiste un indicatore che conferma l’avvenuta lettura dei messaggi.

Viber

Nata come app per le telefonate, oggi Viber consente anche di inviare e ricevere messaggi. Tuttavia, le chiamate rimangono il fulcro dell’app: per questo sono di elevata qualità (anche se su questo incide, ovviamente, lo stato della connessione) e sono consentite anche da desktop.

Scaricando Viber, la sincronizzazione dei contatti avviene in automatico. Così, quando scorri la rubrica, vedi subito quali tuoi contatti hanno Viber, potendo scegliere se chiamarli normalmente oppure tramite app.

Viber supporta anche le chat pubbliche, una feature che ricorda i canali di Telegram. Si tratta di chat in cui più utenti – anche se non si conoscono – possono conversare tra loro, discutendo su argomenti di vario tipo.

Hangouts

L’app Hangouts può essere usata su qualsiasi sistema operativo, su molti dispositivi contemporaneamente e anche a smartphone spento.

Questa app è pre-installata in tutti i dispositivi Android. A primo impatto, potrebbe sembrarti un po’ scocciante (insomma, perché dovresti ritrovarti con un’app che non conosci neanche?), ma se sei curioso di provarla, tieni presente che non devi neanche scaricarla.

Hangouts è connessa al tuo account Google. Per cui, potrà contattarti su Hangouts non solo chi ha il tuo numero di telefono, ma anche chiunque disponga del tuo indirizzo e-mail (Gmail).

Alternativa migliore

Non esiste una risposta univoca a questa domanda, perché molto dipende dalle tue esigenze:

  • Se ti interessa uno strumento per il business, allora ti consiglio Wire;
  • Se per te le chiamate sono fondamentali, forse Viber è l’app che fa per te;
  • Se stai cercando una concreta alternativa a WhatsApp, invece, Telegram e Signal sono probabilmente le soluzioni migliori.

Altre app sicure e anonime

Se la caratteristica che non deve mancare alla tua app di messaggistica alternativa è la sicurezza, o addirittura l’anonimato, allora ti suggerisco di leggere la guida dedicata alle app per chattare in forma anonima. In essa troverai diverse opzioni per comunicare senza rivelare la tua identità, o comunque in forma criptata.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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