Come gestire l’ansia?

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Gestire l’ansia è un processo personale e può richiedere diversi approcci per trovare ciò che funziona meglio per te. Ecco alcune strategie generali che molte persone trovano utili:

  1. Riconoscere e Accettare l’Ansia: Capire che l’ansia è una reazione normale che può essere gestita è un primo passo importante. Accettare che stai provando ansia, anziché cercare di sopprimerla, può ridurne l’impatto.
  2. Tecniche di Respirazione e Rilassamento: La respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a calmare la mente e ridurre i sintomi fisici dell’ansia. Tecniche come la respirazione diaframmatica o la meditazione mindfulness sono particolarmente efficaci.
  3. Esercizio Fisico Regolare: L’attività fisica rilascia endorfine, che sono sostanze chimiche naturali del corpo che migliorano l’umore e riducono lo stress. Anche una semplice passeggiata può essere di grande aiuto.
  4. Gestione del Tempo e delle Priorità: Evita il sovraccarico di impegni e impara a dire di no. Organizzare il tempo e stabilire priorità può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia.
  5. Dieta Equilibrata e Sonno Adeguato: Una dieta sana e un sonno sufficiente sono fondamentali per il benessere fisico e mentale. Evita l’eccesso di caffeina e alcol, che possono aumentare l’ansia.
  6. Confrontarsi con le Preoccupazioni: Affronta ciò che ti preoccupa piuttosto che evitarlo. Se una situazione specifica causa ansia, pianifica come gestirla o risolverla.
  7. Scrivere un Diario: Scrivere i tuoi pensieri e sentimenti può aiutare a chiarire le tue preoccupazioni e trovare modi per affrontarle.
  8. Supporto Sociale: Parla con amici o familiari di fiducia. A volte, semplicemente condividere i tuoi sentimenti con un’altra persona può ridurre l’ansia.
  9. Tecniche di Distrazione: Impegnarsi in attività che ti piacciono può distogliere la mente dall’ansia. Leggere, ascoltare musica, fare giardinaggio o qualsiasi hobby che ti rilassa può essere utile.
  10. Terapia Professionale: Se l’ansia è grave o interferisce con la tua vita quotidiana, considera di consultare un professionista della salute mentale. Terapie come la terapia cognitivo-comportamentale sono molto efficaci nel trattare l’ansia.
  11. Apprendere e Praticare l’Auto-compassione: Essere gentili con te stesso e riconoscere che tutti sperimentano ansia a volte può aiutare a ridurre la pressione che ti metti addosso.

Ricorda, gestire l’ansia è un processo continuo e può richiedere tempo per trovare la strategia giusta per te. Se l’ansia è persistente e influisce significativamente sulla tua vita, è importante cercare aiuto professionale.

Cos’è l’ansia?

La versione aggiornata della “Bibbia” della Psichiatria, il DSM-5 (Diagnostici and Statistical Manual of Mental Disorders) definisce l’ansia come una condizione di eccessiva tensione che si manifesti con reazioni di paura, costante attesa e sintomi neurovegetativi come palpitazioni, dispnea, senso di peso al petto, sintomi gastrointestinali e affaticamento. Emozioni e reazioni davvero comuni in questa era moderna fatta di competitività, esposizione mediatica e input di ogni natura che ci bombardano continuamente.

Dunque, se tutti siamo effettivamente sottoposti allo stesso grado di richiesta di performance, come mai solo alcuni di noi sviluppano un vero e proprio disturbo d’ansia? Probabilmente perché solamente in taluni si instaura il circolo vizioso di pensieri patologici che conduce, in ultima battuta, ad un disturbo pervasivo della vita quotidiana. De facto, solo alcuni soggetti tendono a sviluppare affezioni rientranti tra i disturbi d’ansia, quali ad esempio fobie specifiche, disturbi di panico, disturbi d’ansia generalizzata o d’ansia sociale o ancora disturbo post-traumatico da stress e disturbi ossessivo-compulsivi.

Cerca dunque di interpretare lucidamente la situazione d’ansia in cui ti sei trovato e poniti alcune domande circa la frequenza di presentazione della tua sintomatologia (quante volte ti senti agitato durante il giorno o la settimana), cerca di individuare i pensieri che scatenano tali sensazioni e cerca conforto in chi ti sta vicino, un secondo parere potrà aiutarti a definire la necessità di rivolgerti ad un professionista della salute mentale.

L’ansia è dannosa per la salute?

Certamente. I disturbi d’ansia portano con sé importanti conseguenze sulla salute mentale e fisica del soggetto che ne è affetto. Dalle condotte di evitamento che precludono esperienze di vita più o meno composite (a causa di fobie specifiche verso animali, agenti atmosferici, patologie oppure a causa dell’ansia anticipatoria, che finisce comunque per scatenare un vero e proprio attacco di panico) alla sintomatologia neurovegetativa associata all’ansia, che finisce per mettere alla prova l’apparato cardiovascolare, quello gastroenterico e non solo.

Insomma, come potrai ben intendere, se lascerai che la tua vita sia governata dall’ansia, i pensieri negativi relativi a esperienze o eventi più o meno gravi prenderanno il sopravvento, rovinando il tuo vissuto e la tua salute nel complesso. Da qui l’assoluta necessità di affrontare il problema in modo rapido ed incisivo affidandosi ad un amico (o a un famigliare), laddove la sintomatologia sia ancora in stadio iniziale, o più propriamente ad un esperto del settore, che potrai facilmente reperire anche su Internet.

Non so se hai avuto modo di leggere la guida che ho dedicato a come scegliere uno psicologo online, in tal caso ti consiglio di recuperarla appena possibile. In quel tutorial, ho cercato di sintetizzare tutte le opportunità di ottenere consulenze psicologiche e psicoterapeutiche professionali online. In un momento complesso quale quello che stiamo vivendo, infatti, poter avere un parere professionale circa affezioni più o meno gravi della sfera psicologica potrebbe davvero fare da discrimine per la ripresa di una vita che sia condotta in maniera piena e soddisfacente. Sono moltissimi i portali che raccolgono profili professionali utili alla causa e che ti metteranno in contatto con il mondo del supporto psicologico perpetrato con mezzi all’avanguardia (dalle videosedute di psicoterapia, al contatto con i professionisti tramite app), propri della nostra era tecnologica.

A che età può manifestarsi l’ansia?

Ti do una brutta notizia: l’ansia non discrimina né per età né per sesso. Può infatti colpire tutti i periodi della vita, dalla fanciullezza all’età adulta e anziana, manifestandosi con variegate sfumature nella donna e nell’uomo.

Ansia nei bambini

come gestire l'ansia bambini

Nell’età evolutiva e nella prima infanzia, l’ansia assume la forma dell’angoscia relativa agli impegni scolastici e, in generale, in tutti gli ambiti che pongono il bambino sotto uno stress prestazionale che viene percepito come soverchiante. Le manifestazioni potrebbero in questo senso essere le più svariate, dal mal di pancia prima di andare a scuola, a preoccupanti stati depressivi associati a condotte da evitamento nel caso in cui si verifichino episodi di bullismo o cyberbullismo (non andrò alla festa di compleanno del mio amichetto, così non avranno modo di prendermi in giro perché sono sovrappeso).

In questo caso, ti consiglio vivamente di affrontare l’argomento con un neuropsichiatra infantile o con uno psicologo specializzato in disturbi dell’età evolutiva, che saprà darti tutti gli strumenti utili alla valutazione complessiva dello stato psicologico del tuo bambino, al fine di aiutarlo a gestire l’ansia e le situazioni spiacevoli che dovrà affrontare.

Ansia negli adulti e disturbi correlati

come gestire l'ansia concetto di pensiero cupo

Per quanto riguarda l’età adulta, anche in questo caso, l’ansia potrà manifestarsi sotto forma di una miriade di sintomi clinici, condotte fobiche e patologiche.

Mi riferisco in particolare a:

  • Fobie specifiche per animali, luoghi affollati, situazioni, malattie o altro;
  • Disturbo di panico: si configura come ricorrenti episodi acuti di ansia caratterizzati da paura intensa, che si accompagna a sintomi fisici (con reazione iperacuta del sistema neurovegetativo ad uno stimolo interno o esterno) e cognitivi. Il disturbo di panico si caratterizza anche per l’ansia anticipatoria, che rischia di scatenare essa stessa l’episodio acuto (ho così tanta paura di avere un attacco di panico che finirò per averlo) e l’associazione con condotte di evitamento (so che se salirò in metropolitana per andare al lavoro avrò un attacco di panico e non potrò gestirlo, quindi non andrò al lavoro). L’età di esordio media del disturbo si attesta intorno alla media adolescenza (16-17 anni) e tende ad esaurirsi dopo i 50 anni;
  • Disturbo d’ansia generalizzata: caratterizzato da ansia e preoccupazioni eccessive e pervasive, relative a vari contesti, tipico dell’età compresa tra i 20 e i 40 anni, con un picco tardivo nel periodo perimenopausale. Questo tipo di disturbo sarà caratterizzato dall’ansia come sintomo cardine, interpretata come se vi fosse un pericolo vago e indeterminato, che mantiene il soggetto in costante allerta (senza che vi sia una causa precisa) associata a tensione motoria (tipicamente manifestata con cefalea muscolo-tensiva ricorrente, mal di schiena o altro), sintomi neurovegetativi dovuti all’iperattività del sistema nervoso autonomo (con gastriti, stipsi o diarrea, palpitazione, eccessiva sudorazione, secchezza delle fauci, sensazione di nodo alla gola o altro) e manifestazioni a carico della sfera cognitiva quali insonnia iniziale (difficoltà di addormentamento), deficit di attenzione financo impotenza psicogena;
  • Disturbo d’ansia sociale: definito dalla paura marcata di situazioni che potrebbero esporre a giudizio da parte di altre persone ed evitamento (o forte timore) di tali situazioni. Il disturbo d’ansia sociale è piuttosto diffuso, soprattutto nell’età adolescenziale, ma non solo.

Insomma, le condizioni succitate sono solamente alcune delle possibili manifestazioni d’ansia che, come avrai avuto modo di capire, si configura con quadri clinici estremamente variegati e di gravità crescente, se non trattati in maniera adeguata.

Si può non avere ansia?

Beh, probabilmente sì, se ci riferiamo a reazioni emotive tanto amplificate da innescare loop patologici. D’altra parte, però, come anticipato anche nell’introduzione di questa trattazione, va detto che l’ansia e la paura hanno di fatto avuto un ruolo cardine per la sopravvivenza dell’uomo fino ad oggi. In questo senso, sebbene con un significato più sfumato rispetto a quanto non fosse in epoca preistorica, l’ansia è fondamentale se “sfruttata” in maniera positiva, in modo da aumentare la lucidità mentale e la vigilanza quando stiamo facendo un esame o nel bel mezzo di una prestazione sportiva.

Il problema si crea nel momento in cui si sovrappongono distorsioni cognitive, ovvero disordini nella percezione e nell’elaborazione di pattern ragionativi che finiscono per dare peso crescente a pensieri negativi o emozioni disfunzionali. In tali casi, il nostro DNA ci spinge ad applicare dei comportamenti e dei ragionamenti del tipo “better safe than sorry”, come il classico “non mi sento preparato per questa interrogazione, rischio di fare una pessima figura davanti a tutti i miei amici, e questo proprio non mi va. In più, so che se potessi studiare di più, avrei sicuramente un buon risultato, quindi… devo rimandare”.

Sostanzialmente, i comportamenti BSTS applicano un ragionamento automatico, volto ad abbassare i livelli d’ansia che sembrano insostenibili o per la sopravvalutazione del pericolo (il lavoro che dovrei svolgere è troppo impegnativo, non ce la faccio) oppure per la sottovalutazione delle proprie capacità (non riuscirò mai a battere quella punizione e fare goal, perché non ho buoni piedi).

Benissimo, ma se è vero che questi meccanismi sono scritti nel nostro DNA, allora perché alcune persone sembrano non subire affatto l’ansia? Ebbene, ti svelo un segreto, non esistono persone che non provino almeno un poco di ansia, ogni tanto. Quello che però riescono a fare, è mettere in pratica delle efficaci strategie di coping, ovvero meccanismi mentali e comportamentali tesi ad abbassare lo stress o, quantomeno, a volgerlo a proprio favore, in modo da migliorare le performance.

Quali sono le tecniche di rilassamento per l’ansia?

Come si fa a calmare l’ansia?

Preso atto dell’alto numero di situazioni che potrebbero potenzialmente dare il via ad un disturbo, vorrei darti qualche input semplice che possa aiutarti a capire come placare l’ansia, laddove questa si presentasse in maniera troppo frequente.

Consigli tratti dalle strategie di coping

Per calmare l’ansia, è importante iniziare riconoscendo e accettando i tuoi sentimenti anziché cercare di sopprimerli. Questo passo ti consente di gestire l’ansia più consapevolmente. Una tecnica efficace è la respirazione profonda, che aiuta a centrare la mente e a rilassare il corpo. Anche pratiche come la meditazione mindfulness e lo yoga possono essere molto utili, poiché ti insegnano a concentrarti sul presente, riducendo i pensieri ansiosi riguardanti il futuro o il passato.

L’esercizio fisico regolare è un altro metodo efficace per ridurre l’ansia. L’attività fisica non solo rilascia endorfine, che sono sostanze chimiche che migliorano l’umore, ma aiuta anche a canalizzare l’energia nervosa in modo produttivo. È importante anche prestare attenzione alla dieta e al sonno, poiché una dieta equilibrata e un sonno adeguato sono fondamentali per il benessere fisico e mentale.

Affrontare direttamente ciò che ti preoccupa può anche aiutare a ridurre l’ansia. Evitare situazioni o pensieri che causano ansia può sembrare utile nel breve termine, ma spesso aumenta l’ansia a lungo termine. Scrivere un diario può aiutarti a organizzare i tuoi pensieri e a comprendere meglio le tue preoccupazioni, offrendoti una prospettiva più chiara su come gestirle.

Parlare con amici o familiari di fiducia può anche offrire sollievo. A volte, condividere i tuoi sentimenti con un’altra persona può rendere i problemi più gestibili. Se l’ansia è grave o interferisce con la tua vita quotidiana, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale. Terapie come la terapia cognitivo-comportamentale hanno dimostrato di essere molto efficaci nel trattare l’ansia.

Infine, praticare l’auto-compassione è fondamentale. Essere gentili con te stesso e riconoscere che è normale sperimentare ansia può aiutarti a ridurre la pressione che ti metti addosso. Ricorda, gestire l’ansia è un processo e può richiedere tempo per trovare la strategia giusta per te.

Per esempio, mi sento di consigliarti di tenere presente questi aspetti:

  • Cerca di rimanere lucido, lo so che è difficile, ma se ti lasci trasportare dalle emozioni, rischierai di finire in un circolo vizioso di ansia, rinuncia, rassegnazione e poi ancora ansia;
  • Prova ad analizzare la situazione e i pensieri dai cui nasce il tuo disagio. Molto spesso, questi si fondono su distorsioni cognitive (“sto camminando per strada e vedo dei ragazzi che ridono, sicuramente staranno ridendo di me”) che trovano la loro base in disordini della percezione combinati con elaborazione di ragionamenti che portano a pensieri patologici e quindi emozioni disfunzionali;
  • Evita il pensiero dicotomico tutto/nulla (“non ricordo questo paragrafo per l’esame quindi praticamente non so nulla”);
  • Tieniti lontano dalle generalizzazioni (“lo fanno tutti, a me non riesce perché non sono normale”), ognuno ha i suoi tempi, i suoi pregi e i suoi difetti. Non credere che un aspetto negativo del tuo carattere ti definisca come persona (sopravvalutare i propri punti deboli non ti aiuterà in alcun modo) e cerca di riflettere piuttosto sulle tue prestazioni, lottando contro te stesso più che contro gli altri;
  • Non ingigantire né minimizzare gli eventi. La consegna in ritardo di un lavoro non fa di te un fallito, d’altra parte il colloquio di verifica al termine di un corso serve per valutare le competenze che hai acquisito, non si tratta solamente di passare un esame per ottenere un voto alto. Cerca di bilanciare le cose, dando a ciascun evento il grado di importanza che ha, non di più, non di meno;
  • Non credere che stai combattendo una battaglia da solo, sono sicuro che potrai rivolgerti in primo luogo ad amici fidati o parenti, e laddove le cose peggiorassero, potrai trovare moltissimi professionisti in grado di aiutarti a superare l’ansia. Ricorda sempre che la solitudine è nemica della salute mentale, apriti, non avere paura di essere giudicato, perché la perfezione non è di questo mondo. Tutti abbiamo o abbiamo avuto problemi nella vita.

App per programmare impegni ed evitare situazioni ansiogene

come gestire l'ansia app TimeTree

Se ti senti sopraffatto dai tuoi impegni, cerca di organizzarli in maniera adeguata e prova a concentrarti su un elemento alla volta. So che è complicato, soprattutto per colpa dei numerosi input, tra social e applicazioni di messaggistica, che ci troviamo costantemente a subire.

Per ridurre le distrazioni e concentrarti completamente, potresti provare a scaricare sul tuo smartphone una delle applicazioni che nascono proprio per ridurre l’invasività delle notifiche durante le ore lavorative o di studio. Ecco alcuni consigli e strumenti utili a questo scopo:

  • Imposta la modalità “Non disturbare” sullo smartphone, in modo da non ricevere notifiche sonore o con vibrazione durante le ore di sonno o di lavoro;
  • Prova a scaricare qualche app dedicata alla gestione del tempo, che potrebbero aiutarti a ridurre le distrazioni durante lo studio o il lavoro in modo da organizzare sessioni di deep work sulla tua attività alternate a periodi di svago o riposo. Eccone alcune:

Ti consiglio anche di organizzare la tua giornata la sera, prima di andare a dormire, in modo da sapere come dividere il tuo tempo tra attività e il necessario riposo. A questo scopo, puoi utilizzare un’agenda cartacea, oppure potrai affidarti ad calendari digitali, tipo:

App per esercitare la mente contro l’ansia

come gestire l'ansia meditazione

Per fare training autogeno, potresti usare delle app per il relax, dedicate alla respirazione, che ti aiuteranno a controllare la mente ed a placare gli stati ansiosi. Potrai così cercare di prevenire gli attacchi di panico o i disturbi correlati.

Una delle applicazioni più usate per questa attività, si chiama Dare ed è disponibile sia per iOS che per Android. La guida vocale, tuttavia, è in lingua inglese. Se preferissi l’italiano, potresti avvalerti di una delle app per la meditazione e lo yoga che ti ho già consigliato.

Quali sono le tecniche di rilassamento per l’ansia?

Le tecniche di rilassamento per gestire l’ansia sono varie e possono essere adattate alle preferenze individuali. Ecco alcune delle tecniche più comuni e efficaci:

  1. Respirazione Profonda: Questa tecnica implica respirare lentamente e profondamente dal diaframma, aiutando a calmare il sistema nervoso. Esercizi come la respirazione diaframmatica o la respirazione a 4-7-8 possono essere particolarmente utili.
  2. Meditazione Mindfulness: Praticare la mindfulness aiuta a concentrarsi sul presente, riducendo i pensieri ansiosi riguardanti il passato o il futuro. La meditazione mindfulness può essere praticata attraverso sedute guidate, app, o anche autonomamente, concentrandosi sulla respirazione o su sensazioni corporee.
  3. Visualizzazione: Questa tecnica consiste nell’immaginare mentalmente una scena rilassante e pacifica. Puoi usare la visualizzazione per distogliere la mente dall’ansia, concentrandoti sui dettagli sensoriali della tua “zona di comfort” immaginaria.
  4. Rilassamento Muscolare Progressivo: Involge il tensionare e poi rilassare ogni gruppo muscolare del corpo. Questo metodo aiuta a diventare più consapevole delle sensazioni fisiche del rilassamento e può ridurre la tensione muscolare legata all’ansia.
  5. Yoga: La pratica dello yoga combina movimenti fisici, tecniche di respirazione e meditazione, che lavorano insieme per ridurre lo stress e l’ansia. Le pose rilassanti e le sequenze di yoga possono essere particolarmente benefiche.
  6. Ascolto di Musica Rilassante: La musica può avere un forte impatto sull’umore e sullo stato mentale. Ascoltare musica rilassante o suoni della natura può aiutare a calmare la mente e ridurre la tensione.
  7. Passeggiate nella Natura: Trascorrere del tempo all’aperto, in particolare in ambienti naturali, può avere un effetto rilassante e aiutare a distogliere la mente dalle preoccupazioni.
  8. Tecniche di Grounding: Queste tecniche aiutano a portare la tua attenzione al momento presente e possono essere particolarmente utili durante un attacco di ansia. Esempi includono la tecnica dei “cinque sensi” (identificare cinque cose che puoi vedere, quattro che puoi toccare, tre che puoi sentire, due che puoi odorare, e uno che puoi gustare).
  9. Attività Creative: Attività come disegnare, dipingere, scrivere, o fare artigianato possono aiutare a distogliere la mente dall’ansia e a esprimere emozioni in modo non verbale.
  10. Bagni Rilassanti: Un bagno caldo può essere un ottimo modo per rilassare il corpo e la mente, specialmente se aggiungi sali da bagno, oli essenziali o schiuma.

Ricorda che ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra, quindi può essere necessario sperimentare diverse tecniche per scoprire cosa è più efficace per te. Inoltre, per l’ansia persistente o grave, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute mentale.

Come si cura l’ansia in modo naturale?

Curare l’ansia in modo naturale implica l’adozione di strategie e abitudini di vita che possono aiutare a gestire e ridurre i sintomi dell’ansia. Queste tecniche si concentrano su cambiamenti nello stile di vita, rimedi naturali e approcci psicologici. Ecco alcuni modi per affrontare l’ansia naturalmente:

  1. Esercizio Fisico Regolare: L’attività fisica è uno dei modi più efficaci per ridurre l’ansia. L’esercizio rilascia endorfine, che sono sostanze chimiche che migliorano l’umore e agiscono come analgesici naturali. Anche la semplice attività di camminare può avere benefici significativi.
  2. Tecniche di Rilassamento: Pratiche come la respirazione profonda, la meditazione mindfulness, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a calmare la mente e ridurre la tensione fisica associata all’ansia.
  3. Sonno di Qualità: Un sonno adeguato è fondamentale per gestire l’ansia. Crea una routine serale rilassante e cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno.
  4. Dieta Equilibrata: Una dieta bilanciata può influenzare il tuo umore e i tuoi livelli di energia. Evita o limita sostanze stimolanti come caffeina e alcol, che possono aumentare l’ansia.
  5. Riduzione dello Stress: Identifica le fonti di stress nella tua vita e cerca modi per ridurle. Questo potrebbe includere delegare compiti, prendersi pause regolari, o imparare a dire di no.
  6. Connessioni Sociali: Passare del tempo con amici e familiari o partecipare a gruppi di supporto può fornire sollievo dall’ansia. La socializzazione può aiutare a ridurre i sentimenti di solitudine e isolamento.
  7. Tecniche di Grounding: Le tecniche di grounding aiutano a portare la tua attenzione al momento presente, che può essere utili per gestire attacchi di ansia acuti.
  8. Rimedi Naturali: Alcuni rimedi naturali, come la camomilla, la valeriana, e l’olio di lavanda, sono stati utilizzati per alleviare l’ansia. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi supplemento, in quanto possono interagire con altri farmaci.
  9. Attività Creative: Attività come disegnare, scrivere, o fare musica possono aiutare a esprimere sentimenti e ridurre l’ansia.
  10. Passatempi e Interessi: Impegnarsi in hobby o attività che trovi piacevoli può aiutare a distogliere la mente dall’ansia.
  11. Terapia Naturale e Olistica: Alcuni trovano sollievo dall’ansia attraverso approcci olistici come l’agopuntura, il massaggio, la naturopatia o l’aromaterapia.

È importante notare che mentre questi metodi possono essere efficaci nel gestire l’ansia, non sostituiscono la consulenza professionale in caso di ansia grave o persistente. Se l’ansia interferisce con la tua vita quotidiana, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale.

Cosa fare se l’ansia non cala?

Hai provato ad essere zen, a domare l’ansia applicando le strategie di coping e affidandoti al consiglio di un amico ma niente, non c’è modo di far passare l’angoscia e il disagio che provi? Nulla è perduto, credimi. Ti consiglio però di rivolgerti ad un professionista, magari ad uno psichiatra psicoterapeuta oppure ad uno psicologo, che possa applicare degli interventi cognitivi-comportamentali o farmacologici volti a identificare disordini organici o la natura dei pensieri ansiogeni che ti disturbano, per poi sostituirli con pensieri funzionali ad una vita serena e più rilassata.

A questo scopo, ti suggerisco anche di valutare l’opportunità di affidarti agli sportelli che offrono consulti psicologici in rete. In alternativa, chiedi un colloquio con lo psicologo della tua azienda, rivolgiti ai gruppi di supporto psicologico della tua università, o ancora, prova a richiedere un consulto al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze della tua zona. Vedrai che riuscirai a risolvere i tuoi problemi legati all’ansia!

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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