Stablecoin: cosa sono e perché esistono

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Le stablecoin sono una forma di criptovaluta progettata per mantenere un valore stabile rispetto a una valuta di riferimento, come il dollaro statunitense o l’euro. Esistono diverse ragioni per l’esistenza delle stablecoin:

  1. Stabilità dei prezzi: Le criptovalute tradizionali come Bitcoin ed Ethereum sono note per la loro volatilità, il che può rendere difficile l’utilizzo come mezzo di scambio o come riserva di valore. Le stablecoin, d’altra parte, mirano a mantenere un valore stabile, il che le rende più adatte per le transazioni quotidiane e per la conservazione di valore.
  2. Facilità di utilizzo: Poiché il valore delle stablecoin è stabile, sono più facili da utilizzare per pagamenti, trasferimenti di denaro e contratti intelligenti su piattaforme blockchain. Gli utenti possono essere più sicuri che il valore della loro stablecoin non subirà improvvisi cambiamenti durante le transazioni.
  3. Accesso ai mercati delle criptovalute: Le stablecoin forniscono un ponte tra il mondo delle criptovalute e il sistema finanziario tradizionale. Consentono agli utenti di accedere a servizi finanziari decentralizzati (DeFi), scambi di criptovalute e altre applicazioni blockchain senza dover necessariamente utilizzare valute fiat.
  4. Riduzione del rischio di esposizione alle criptovalute volatili: Gli investitori possono utilizzare le stablecoin per mitigare il rischio di esposizione alle criptovalute volatili mantenendo il valore dei loro fondi in una forma più stabile.
  5. Rapidi trasferimenti di denaro: Le stablecoin possono essere trasferite istantaneamente e a costi molto bassi attraverso le blockchain, rendendo più efficienti e convenienti i trasferimenti di denaro transfrontalieri.

Le stablecoin possono essere emesse in diversi modi, incluso il backing da parte di riserve di valute fiat, il meccanismo di algoritmi o la collaterizzazione con altre criptovalute. Tuttavia, indipendentemente dal metodo utilizzato per mantenere la stabilità del valore, il loro obiettivo principale è quello di fornire una forma di criptovaluta con un valore affidabile e prevedibile.

Cosa sono

Gli stablecoin sono dei crypto asset (in particolare, si tratta di token) che potrebbero essere confusi con i Bitcoin. In realtà, non potrebbero essere più diversi! Infatti, anche se gli scambi degli stablecoin sono registrati su una blockchain, proprio come accade per i Bitcoin, il loro valore non volatile ma è legato a un asset reale, che può essere sia una materia prima (per esempio l’oro o altri materiali) che una valuta fiat (come il dollaro oppure l’euro).

Se sei più confuso di prima, niente panico! Provo a spiegartelo con altre parole. I bitcoin hanno un valore che varia continuamente, e in modo anche piuttosto brusco; per questo motivo, non possono essere davvero considerati delle monete, quanto piuttosto dei beni speculativi che non si prestano alle nostre transazioni quotidiane. Il valore degli stablecoin è, al contrario, “ancorato” a un bene fisico, ed è il motivo per cui è possibile pensare di usarli giornalmente per i nostri acquisti, proprio come usiamo i contanti o la carta di credito.

Perché esistono

Alla luce di quanto ti ho spiegato finora, penso sia abbastanza semplice capire il motivo per cui esistono gli stablecoin. Essi ci permettono (almeno sulla carta, per il momento) di effettuare delle transazioni relative allo scambio di beni tangibili attraverso la blockchain, dandoci una possibilità che con i Bitcoin non è mai stata realizzabile.

Nonostante ciò, gli stablecoin mantengono alcune delle peculiarità tipiche delle criptovalute non ancorate:

  • Sono aperti, globali e accessibili a tutti in qualunque momento, purché ci sia una connessione a Internet;
  • Possono essere trasferiti in modo sicuro;
  • Sono “nativi” di Internet, e quindi rappresentano, con tutta probabilità, il futuro dell’economia e della finanza (come le CDBC, acronimo di Central Digital Bank Currency).

Come funzionano

A livello teorico, non si tratta di un procedimento complicato: sarebbe sufficiente avere sullo smartphone un portafogli crittografato (c.d. wallet) in cui conservare i propri stablecoin, per poi attingervi per i pagamenti. I tempi verbali al condizionale, però, sono d’obbligo: infatti, ci sono alcune problematiche che rendono l’uso degli stablecoin un po’ complicato.

In particolare, al netto di perplessità e dubbi che possono sorgere sulle criptovalute, un problema reale riguarda i tempi necessari per l’esecuzione di ogni operazione (TPS, acronimo di Transaction Per Second), che si aggirano intorno ai dieci minuti. Pensa cosa significherebbe dover aspettare quasi dieci minuti alla cassa di un negozio, in attesa di sapere se il tuo pagamento è andato a buon fine e se puoi ricevere la tua merce.

Stablecoin più famosi

Di seguito, una breve panoramica con le principali “valute stabili” digitali che sono presenti sul mercato finanziario, tipologia per tipologia.

Stablecoin indicizzati a valute fiat

  • Tether, legato al dollaro americano, all’euro e allo yuan cinese;
  • True USD, legato al dollaro americano;
  • Stasis, legato all’euro.

Stablecoin indicizzati a materia prima

  • Digix Gold e Paxos Gold, ancorati all’oro;
  • Petro, ancorato al petrolio.

Stablecoin non indicizzati

  • Basis.

A questo proposito, è necessario fare una piccola precisazione: in casi come questo, gli stablecoin non prevedono ancoraggi, ma vengono gestiti da una banca, che basa la sua valutazione su algoritmi in grado di regolare la domanda e l’offerta della criptovaluta, a partire dalle norme contenute negli smart contract.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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