Come usare Google Moduli

()

In primo luogo, devi disporre di un account Google, cui accederai dalla sezione “Forms” di google.it selezionando l’opzione riservata ai privati; ti segnalo che la pagina funziona molto bene anche da dispositivo mobile (smartphone e tablet con sistema operativo iOS o Android, nonché tablet/netbook con Windows o distro Linux).

Se sei un docente e la tua scuola ha stipulato un contratto con Google come «organizzazione», informati con il tuo webmaster per sapere se puoi usufruire di servizi aggiuntivi. Tieni conto, però, che i moduli creati come «organizzazione» – di cui non  tratteremo specificamente qui – potrebbero avere delle limitazioni: in particolare, potrebbero essere visibili solo ai membri dell’organizzazione a loro volta autorizzati ad interagire con essi.

Come creare un nuovo modulo?

Una volta avuto accesso all’area moduli, che, oltre ad uno schema vergine, presenta anche alcuni modelli precostituiti, c’è “poco da capire e molto da esplorare”: puoi dare un nome al modulo e modificare ogni contenuto semplicemente cliccando sopra gli elementi testuali, e creare di seguito domande, scegliendo, di volta in volta, quale tipo di risposta desideri ricevere, come ti dirò a breve.

creazione modulo Google opzioni domanda

Inoltre, puoi raggruppare le domande per sezioni, semplicemente adoperando i pulsanti presenti nella pagina, che compaiono – a seconda della configurazione del tuo browser – o a destra o in basso, come ti mostro nello screen qui sotto:

Selezionando, nella singola domanda, il menu a tendina relativo alla tipologia di risposta, potrai scegliere tra un’ampia rosa di possibilità, tra cui:

  • Risposta aperta «breve»;
  • Risposta aperta «lunga»: è praticamente un paragrafo, ottimo per test con domande complesse;
  • Risposta multipla (anche con un’immagine allegata);
  • Casella a spunta: consente di selezionare più opzioni;
  • Elenco a discesa (o a tendina) con più opzioni;
  • Possibilità di caricamento file;
  • Griglie;
  • Data e ora.

Inoltre, tramite il pulsante che ti indico nello screen qui in basso, è possibile aggiungere immagini al modulo, ad es. caricandole direttamente da Google tramite una ricerca istantanea che si aprirà in un’apposita finestra:

creazione modulo Google risposta con immagine

Negli screen che ti ho mostrato ti offro semplicemente un’idea di come potrebbe apparire un modulo in fase di preparazione: starà a te, materialmente, decidere come operare sfruttando i comandi interni che compaiono, di volta in volta, con una breve didascalia, per consentirti di modificare o aggiungere domande e risposte. All’interno delle domande potresti anche integrare dei video di YouTube (magari hai un canale dedicato all’argomento che stai trattando), come scoprirai tu stesso esplorando le varie opzioni disponibili.

Come inviare un modulo?

Una volta ultimato e revisionato, il modulo va inviato alla persona (o alle persone) da «intervistare», secondo la terminologia di Google.

pulsante di invio modulo Google

Per fare ciò, devi seleziona l’icona a forma di saetta che compare in alto alla pagina, da cui potrai scegliere le modalità di invio: potrai condividere il link al modulo, inviarlo tramite Facebook o usare la più comoda email, scrivendo anche un messaggio personalizzato.

Usando l’opzione “Aggiungi collaboratore”, puoi decidere di consentire a terze persone (ad es. dei colleghi di lavoro, altri docenti, etc.) di operare sul modulo da te creato, e di gestirne i risultati.

Quanto invece all’opzione “Includi modulo nell’email”, in realtà – apparentemente -, essa inserisce solo un’anteprima del modulo nel messaggio di posta elettronica; esso verrà infatti compilato sulla piattaforma online, tramite un comune browser web.

Come vedere chi ha compilato il modulo?

Google non consente ad oggi un’identificazione diretta delle persone che compilano i moduli, cioè non permette all’utente che riceve il modulo di scrivere il proprio nome e cognome per farsi riconoscere.

raccolta indirizzo email invio Google Moduli

L’unico modo per identificare indirettamente chi dà le risposte, è quello di spuntare nell’immediato la casella “Raccogli indirizzi email”, presente in alto, nella schermata di invio. In questa maniera, Google imporrà all’intervistato di inserire un indirizzo di posta elettronica a cui recapitare il modulo in correzione, e tu potrai vederlo (questo, chiaramente, a patto che non si tratti di un indirizzo email fittizio, temporaneo).

Attenzione: quest’opzione va spuntata prima di procedere all’invio, onde evitare confusioni nella sua corretta applicazione. Ciò significa, ovviamente, che dovrai munirti – a parte – di un elenco con l’esatta corrispondenza tra indirizzo email e nome reale della persona, per poterla poi identificare, salvo prevedere come domanda iniziale una voce a risposta aperta in cui ognuno dovrà inserire, in chiaro, le proprie generalità.

Come vedere le risposte?

visualizzazione risposte Google Moduli

Per vedere le repliche degli intervistati, ti basta cliccare sulla scheda «Risposte» presente nella pagina principale di Moduli Google (esattamente accanto a quella chiamata «Domande», da cui hai proceduto alla creazione del modulo).

La scheda «Risposte» è piuttosto complessa, ed in essa sono presenti tre diverse schede:

  • Riepilogo: contiene un quadro riassuntivo, in cui compariranno gli indirizzi e-mail delle persone che hanno risposto (o che devono ancora farlo), e consente di avere tutte le risposte di tutti gli utenti in un’unica schermata. Quest’ultima funzione è utile solo per le domande con opzioni a risposta multipla, perché offre un grafico “a torta” per ogni domanda;
  • Domanda: consente di visualizzare le risposte dei singoli utenti alle singole domande;
  • Individuale: consente di analizzare per intero il modulo compilato da una singola persona.
visualizzazione risposte individuali Google Moduli

Ti consiglio di far riferimento solo alla scheda «Individuale», che consente di vedere esattamente il modulo compilato dal singolo utente, selezionandolo tramite un menu a tendina.

È anche possibile scaricare, dalla stessa scheda «Risposte», un foglio di calcolo, contente una griglia con tutte le risposte dei singoli utenti, che tuttavia presuppone un minimo di familiarità con questo tipo di strumento; allo stesso modo, è possibile stampare i singoli moduli compilati dagli intervistati, per procedere eventualmente ad una correzione manuale (se non avessi una stampante, potresti sempre stampare virtualmente il documento).

Correzione delle risposte di un quiz

opzione Trasforma in un quiz Google Moduli

Moduli Google non consente di “correggere” le risposte errate date dagli intervistati, perché non è stato sviluppato come strumento didattico. Ciò significa che, se sei un insegnante, non potrai intervenire sulle risposte degli utenti, ma dovrai appuntarti a parte le tue osservazioni, salvo trasformare il modulo in un quiz a risposta multipla.

Per fare ciò, devi selezionare i tre pallini (presenti in alto alla schermata), da cui potrai accedere alle Impostazioni. Nella finestra “Impostazioni”, passa alla scheda “Quiz” ed attiva l’opzione “Trasforma in un quiz”: potrai anche decidere se il risultato dovrà essere mostrato subito o meno all’intervistato.

A questo punto, la procedura si fa più complessa: in ogni domanda comparirà un comando apposito denominato “Chiave di risposta”, tramite il quale potrai aggiungere un punteggio per ogni risposta (tipicamente 0 per quelle errate e 1 per quelle corrette, o un altro valore numerico a tuo piacimento). Puoi anche inserire un feedback, cioè un commento, da visualizzare quando viene data la risposta errata o, viceversa, quando viene data la risposta corretta.

Posso aggiungere domande a scelta multipla su Google Moduli?

Nella sezione “Posso aggiungere domande a scelta multipla su Google Moduli?”, puoi trovare diverse opzioni per creare domande di questo tipo. In particolare, è possibile aggiungere risposte multiple con una sola scelta corretta o con più scelte corrette. Puoi anche impostare il punteggio e il tipo di visualizzazione delle risposte. La creazione di domande a scelta multipla è possibile sia sulle versioni desktop che mobile di Google Moduli, rendendo più semplice e flessibile la creazione di moduli personalizzati per le tue esigenze.

Come faccio a condividere un modulo con altre persone?

Per condividere un modulo con altre persone, segui questi semplici passaggi:

  1. Accedi al tuo account su WordPress
  2. Seleziona il modulo che desideri condividere e fai clic su “Modifica”
  3. Nella barra di sinistra, fai clic su “Condividi” per accedere alle opzioni di condivisione del modulo
  4. Puoi condividere il modulo usando un link diretto o condividendolo sui tuoi social media
  5. Se vuoi limitare gli accessi al modulo, puoi impostare una password o autorizzare solo determinati utenti a compilare il modulo
  6. Assicurati di salvare le modifiche prima di chiudere la finestra di modifica del modulo
  7. Puoi sempre tornare a questa sezione per modificare le opzioni di condivisione del tuo modulo in un secondo momento.

Ora puoi condividere il tuo modulo con colleghi, amici o clienti facilmente e in modo sicuro!

Quali sono i passaggi per visualizzare le risposte ricevute su Google Moduli?

Per visualizzare le risposte ricevute su Google Moduli, segue questi semplici passaggi:

  1. Accedi al tuo account Google e apri il modulo in cui vuoi visualizzare le risposte.
  2. Fai clic sulla scheda “Risposte” nella parte superiore della pagina.
  3. Qui puoi vedere un riepilogo dei risultati delle tue risposte, comprese le statistiche e i grafici.
  4. Per visualizzare le risposte specifiche per ogni domanda, fai clic sulla sezione “Domande” nella barra laterale sinistra.
  5. Qui puoi vedere una lista delle tue domande con le relative risposte.
  6. Se vuoi esportare le risposte in un file, fai clic sul pulsante “Risposte” nella parte superiore della pagina e seleziona “Esporta tutte le risposte”.
    Seguendo questi passaggi, potrai facilmente visualizzare le risposte ricevute sulle tue indagini su Google Moduli.

Posso importare un modulo esistente su Google Moduli?

Puoi facilmente importare un modulo esistente su Google Moduli, rendendo più semplice la creazione di nuovi moduli. Per farlo, accedi a Google Moduli e seleziona “Nuovo modulo”. Nella finestra di dialogo che si apre, seleziona l’opzione “Importa modulo”. Inserisci il link del modulo che vuoi importare e premi il pulsante “Seleziona”. Il modulo verrà automaticamente importato e potrai modificarlo e personalizzarlo come preferisci. Ricordati di salvare le modifiche prima di chiudere il modulo. Questa funzionalità è disponibile sia su computer che su dispositivi mobili.

Come faccio a personalizzare il tema del mio modulo su Google Moduli?

Per esempio:

Per personalizzare il tema del tuo modulo su Google Moduli, segui questi semplici passaggi:

  1. Accedi al tuo account Google e apri il modulo che vuoi modificare.
  2. Nella schermata di modifica del modulo, fai clic sull’icona “Temi” nell’angolo in alto a destra.
  3. Nella finestra che si apre, seleziona uno dei temi predefiniti o clicca su “Crea tuo tema” per personalizzarne uno nuovo.
  4. Utilizza gli strumenti di personalizzazione per modificare i colori, il font e l’immagine di sfondo del tuo tema.
  5. Una volta soddisfatto delle modifiche, clicca su “Salva” per applicare il tema al tuo modulo.
  6. Puoi sempre tornare alla schermata dei temi e apportare ulteriori modifiche quando vuoi.

Personalizzare il tema del tuo modulo su Google Moduli è un modo semplice per rendere il tuo modulo più creativo e professionale, attirando l’attenzione dei tuoi utenti. Prova a sperimentare con diversi temi per trovare quello che meglio si adatta alle tue esigenze.

Posso inserire immagini o video all’interno di un modulo su Google Moduli?

Posso inserire immagini o video all’interno di un modulo su Google Moduli? Assolutamente sì! Con Google Moduli puoi aggiungere immagini o video per rendere il tuo modulo più interattivo e coinvolgente. Basta selezionare l’opzione “Immagine” o “Video” nella barra degli strumenti e caricare il tuo contenuto. Puoi anche scegliere di includere immagini o video da Google Drive o da un URL esterno. Ricorda che le immagini e i video possono essere utilizzati per scopi didattici o per arricchire le risposte dei tuoi partecipanti.

Quanto è stata utile questa guida per te?

Indica il tuo grado di soddisfazione:

Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

Creato con il in Italia - Privacy Policy - Cookie Policy - Preferenze privacy