Esports: cosa sono e come diventare un gamer

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Quello degli esport, o videogiochi competitivi, è un mondo che sta ricevendo sempre più attenzioni da parte degli appassionati di videogiochi ma anche dai brand e i media. Seppur in tutto il mondo questo settore opera dagli anni 80, in Italia ha avuto una forte impennata nel 2020.

In questo tutorial ti spiegherò tutto quello che c’è da sapere sugli esports: cosa sono e come funzionano le competizioni sportive digitali.

Esports: cosa sono e come funzionano le competizioni sportive digitali?

Cosa sono gli esports

Hai sentito parlare di esports ma non hai la minima idea di cosa siano? Non ti preoccupare, te lo spiegherò in modo semplice e conciso in questo paragrafo.

Il termine esport deriva da “electronic sports” e comprende tutte quelle leghe, tornei, competizioni, circuiti competitivi nei quali i giocatori singoli o le squadre competono tra loro giocando ai videogiochi. Gli esports sono più comunemente conosciuti come videogiochi competitivi. Queste competizioni possono essere fatte con presenza di pubblico, in persona oppure online. Lo scopo è quello di ottenere premi oppure per semplice intrattenimento.

Si tratta di competizioni con formati e regole di torneo ben precise e stabilite dagli organizzatori. Per partecipare, i giocatori devono iscriversi oppure passare un sistema di selezione. Gli esports sono dei veri e propri eventi competitivi dedicati sia ai principianti che hai professionisti. Inoltre possono essere organizzati a livello locale ma anche internazionale. Spesso raccolgono giocatori da tutto il mondo che si sfidano online. I tornei più importanti vengono trasmessi in streaming su piattaforme come Twitch e Youtube e attirano un vasto pubblico di appassionati. Per alcuni videogiochi, il montepremi è molto sostanzioso con in palio anche milioni di euro.

Breve storia degli esports

La prima competizione di esport di cui abbiamo notizia risale al 19 ottobre 1972. Si trattò di un piccolo torneo di Spacewar! svolto all’Università di Stanford e sponsorizzato dalla nota rivista americana Rolling Stones. Alla competizione parteciparono una ventina di giocatori che si sfidarono per conquistare il primo premio: un abbonamento annuale alla rivista musicale.

Negli anni 80, la Atari organizzò negli USA un torneo di Space Invaders per Atari 2600 a cui parteciparono 10 mila partecipanti. Dopo 6 mesi, durante i quali furono organizzati vari eventi in giro per la nazione, venne disputata la finale nella primavera del 1981 all’Università del Connecticut a Stamford.

Quello degli esports divenne un fenomeno mondiale a partire dagli anni 90 con l’introduzione di grandi competizioni sponsorizzate, alcune delle quali trasmesse sui canali televisivi. Sempre in questo periodo, più precisamente nel 1997, venne fondato il primo campionato internazionale professionistico: la Cyberathlete Professional League.

Con l’aumento di competizioni con montepremi di cifre importanti, sono comparse le prime leghe e squadre professionistiche che accoglievano sempre più pro player. Con l’avanzare dell’internet e la diffusione di piattaforme di streaming come Twitch, gli esport hanno acquisito sempre più popolarità.

Nel dicembre 2014, il creatore di World of Warcraft Rob Pardo ha proposto di far diventare gli esports una disciplina olimpica. Pardo ha basato l’iniziativa non solo sul numero sempre più grande di spettatori e partecipanti ma anche all’esercizio fisico richiesto ai pro player per competere.

Gli esports in Italia

In Italia, gli esports arrivarono più tardi anche se riviste come “Videogiochi“, la prima di questo settore, dedicava spazio alle gare e alle competizioni già dal 1983. La rivista pubblicava classifiche nazionali e assegnava dei premi ai giocatori. Da qui, venne creata l’AIVA ovvero l’Associazione Italiana Video Atletica che organizzò il primo “Campionato Italiano di Video Atletica” nel 1985.

I primi passi sulla scena internazionale vennero fatti negli anni 2000 con la partecipazione dell’Italia alla seconda edizione dei World Cyber Games a Seul. In questa occasione, l’Italia vinse tre medaglie d’argento. La prima medaglia d’oro venne conquistata nel 2003 da Nicola Geretti nei World Cyber Games su Unreal Tournament 2003.

Nel 2014, nasce Giochi Elettronici Competitivi, ente riconosciuto dal CONI che si occupa della regolamentazione degli esport su suolo italiano.

Di recente, il 22 maggio 2020, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha dato incarico a Michele Borbone del Comitato Promotore E-Sports Italia di sviluppare le attività necessarie in modo da portare al riconoscimenti la disciplina sportiva degli esports.

Sala da videogiochi

Come funzionano gli esports?

Prima di diventare un gamer professionista e guadagnare dei soldi con i videogiochi, partiamo dalle basi imparando come funzionano gli esports.

Ci sono diverse categorie, tra le più importanti:

  • Strategici in tempo reale (RTS o real time strategy) dove l’azione fluisce di continuo e i giocatori possono intervenire in qualsiasi istante. In questa tipologia di videogiochi l’azione non si suddivide in turni ma i vari giocatori possono intervenire a piacere. Il più delle volte, il singolo giocatore non controlla solo singoli personaggi ma anche unità o interi eserciti. Tra gli RTS più famosi ci sono Warcraft e Starcraft;
  • Picchiaduro o fighting game includono i videogiochi di lotta;
  • Sparatutto in prima persona (FPS o First Person Shooter) dove viene adottata una visuale in prima persona. Il giocatore vede sullo schermo la simulazione con prospettiva tridimensionale. Lo scopo del gioco è uccidere gli avversari. Tra i più famosi troviamo Call of Duty, Valorant e Counter-Strike;
  • Massively multiplayer online (MMO) sono giochi in rete in grado di supportare centinaia o migliaia di giocatori allo stesso tempo collegati tramite internet. Questi giochi sono tipicamente ambientati in giganteschi mondi virtuali;
  • Giochi di guida nei quali il giocatore pilota un veicolo in un’ambientazione virtuale;
  • Multiplayer online battle arena (MOBA) conosciuti come ARTS (Action Real Time Strategy) vede due team sfidarsi in una mappa chiusa con l’obiettivo di distruggere il quartier generale dell’avversario. Questa è un sotto categoria dei già citati RTS. I MOBA sono i pionieri degli esports e sono tra i videogiochi più giocati e seguiti. In questa categoria, trovi i più famosi come League of Legends (LoL) e Dota 2;
  • Battle Royale sono tra i videogiochi più recenti in cui si gioca tutti contro tutti. Lo scopo è quello di rimanere l’ultimo giocatore a restare vivo all’interno della mappa. Tutti i player partono con equipaggiamenti nulli o deboli per poi sfruttare le risorse sul campo di gioco per vincere. Tra i più giocati PUBG, Fortnite Battle Royale, Apex Legends e Call of Duty: Warzone;
  • Digital Collectible Card Games (DCCG) sono dei giochi di strategia in cui non sono richieste abilità manuali particolari. I giocatori devono acquistare o aprire buste di carte in modo da ampliare la loro collezione e sconfiggere gli avversari. I più famosi sono Magic: The Gathering Arena, Yu-Gi-Oh e Hearthstone;
  • Giochi sportivi che comprendono tutti quei videogiochi che simulano sport reali siano essi di squadra o individuali. Tra i più popolari, i videogiochi dedicati al calcio come Fifa e PES.

Ogni videogioco ha i suoi tornei, team dedicati, regole e processi di selezione. Per diventare un pro player devi scegliere l’esport su cui specializzarti ed allenarti costantemente per affinare la tua tecnica e le tue abilità.

Chi può partecipare agli esports

Ti stai chiedendo chi può partecipare agli esports? Devi essere un pro player per iscriverti ai tornei e alle competizioni? La risposta è no. Gli esports sono aperti a tutti gli appassionati di videogiochi di qualsiasi livello sia dilettantistico che professionale. Esistono però tornei aperti solamente ai videogiocatori professionisti.

Per diventare un pro player oltre alle abilità tecniche, bisogna contare anche su una community di sostegno e su sponsor. In particolare, molti giocatori professionisti entrano a far parte di un team. Come si fa? Partecipando alle sessioni organizzate di competizione libere e aperte a tutti che sono un vero e proprio terreno per lo scouting dei giocatori più promettenti.

Pro player di esport

Lista principali giochi esports

Ora conosci cosa sono gli esports, la loro storia e i vari tipi di videogioco. Concludo il mio articolo con la lista dei principali giochi esports:

  • League of Legends o LoL il cui campionato del 2020 disputato in Cina ha contato quasi 3 milioni e 900 mila spettatori nonostante la pandemia. Il successo di questo gioco deriva dalla sua popolarità poiché conta una playerbase di 300 milioni di giocatori in tutto il mondo;
  • Counter-Strike: Global Offensive (CS:GO) il cui montepremi ha raggiunto i 3,6 milioni di dollari nel 2021;
  • Fortnite;
  • Call of Duty;
  • PUBG.

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Autore
Giulia Busellato
Sono appassionata di viaggi, tecnologia, libri e radio. Ho collaborato con siti come L'Eco Vicentino, Notizie.it e Impulsemag.it. Il mio sogno nel cassetto è girare l'Europa in un camper domotico ed elettrico insieme al mio cane "Google".

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