Come creare un piano editoriale: da dove iniziare

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Creare un piano editoriale è un passaggio importante per organizzare e pianificare i contenuti che saranno pubblicati su un blog, sui social media o su altre piattaforme digitali. Ecco alcuni passaggi per iniziare:

  1. Definisci gli obiettivi: Prima di tutto, è importante stabilire gli obiettivi del tuo piano editoriale. Cosa vuoi ottenere con i tuoi contenuti? Aumentare il traffico sul sito web? Generare lead? Aumentare l’engagement sui social media? Gli obiettivi dovrebbero essere chiari e misurabili.
  2. Conosci il tuo pubblico: Prima di iniziare a pianificare i contenuti, devi avere una comprensione chiara del tuo pubblico di riferimento. Chi sono? Quali sono i loro interessi, bisogni e problemi? Queste informazioni ti aiuteranno a creare contenuti pertinenti e rilevanti.
  3. Identifica i canali e le piattaforme: Decidi su quali canali e piattaforme digitali vuoi pubblicare i tuoi contenuti. Potrebbero includere il tuo blog aziendale, i social media come Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, YouTube, o altri canali online pertinenti al tuo settore.
  4. Crea un calendario editoriale: Il calendario editoriale è il cuore del tuo piano editoriale. Organizza i contenuti che vuoi pubblicare nel corso del tempo, specificando le date di pubblicazione, i titoli, i temi, le parole chiave e altri dettagli rilevanti. Puoi utilizzare strumenti come fogli di calcolo, software di gestione dei progetti o app specifiche per la gestione dei contenuti.
  5. Scegli i tipi di contenuto: Decidi quali tipi di contenuto vuoi creare. Potrebbero includere articoli di blog, video, podcast, infografiche, guide, studi di caso, webinar, sondaggi, e altro ancora.
  6. Crea una strategia di promozione: Oltre alla creazione di contenuti, è importante pianificare anche la promozione dei tuoi contenuti. Determina quali canali e tattiche di promozione utilizzerai per far conoscere i tuoi contenuti al tuo pubblico target.
  7. Misura e valuta: Infine, è essenziale monitorare e misurare le prestazioni dei tuoi contenuti rispetto agli obiettivi stabiliti. Utilizza metriche come il traffico del sito web, l’engagement sui social media, le conversioni e altre metriche pertinenti per valutare l’efficacia del tuo piano editoriale e apportare eventuali aggiustamenti necessari.

Iniziando con questi passaggi, sarai sulla buona strada per creare un piano editoriale efficace e ben strutturato per la tua attività.

Pianificare un piano editoriale

Presupposto di partenza è che un piano editoriale ha uno scopo ben preciso: proporre contenuti di valore al pubblico di riferimento. D’altronde, se il tuo brand non è conosciuto da nessuno, un buon content marketing ti aiuta moltissimo con la brand awareness, facendoti uscire dall’anonimato. Per questo, la pianificazione e l’organizzazione del piano editoriale sono fasi cruciali. Ma da dove iniziare?

Anzitutto, devi mettere nero su bianco i punti cardinali sui cui vuoi strutturare la tua comunicazione:

  • Quali prodotti e servizi offri?
  • A quale tipo di target sono rivolti?
  • Chi sono i competitors?
  • Quali sono i punti di forza? E quelli di debolezza?
  • In che cosa la tua offerta si differenzia rispetto alle altre?

Da queste prime, importanti considerazioni puoi creare una brand identity ben definita che permette di distinguerti dai competitors. Solo con queste basi solide puoi raggiungere l’obiettivo finale: essere un punto di riferimento del pubblico a cui stai parlando. E, di conseguenza, aumentare le vendite.

Un esempio concreto? Molti giornali online settoriali vengono consultati per guide di ogni genere, come nel caso si cerchino delle app per le previsioni meteo. Un piano editoriale ben congegnato consente di essere ben posizionati nella testa del target di riferimento quando questo ha bisogno di qualcosa che riguarda il settore in cui si opera.

Gli elementi di un piano editoriale efficace

Ok, ora si arriva al succo della questione: cosa distingue un piano editoriale di successo da uno fallimentare? Come capire quali sono i tipi di contenuto più adatti per il proprio target? Ma soprattutto, come fare in modo di conquistare il pubblico di riferimento? Niente paura, non è necessario avere una sfera di cristallo, né assumere un mentalista in grado di leggere nel pensiero. Basta seguire tre precisi step per collaudare una buona strategia di content marketing.

Ricerca keywords o parole chiave

In ogni settore, ci sono dei concetti che le persone richiamano alla mente prima di cercare informazioni o fare degli acquisti. Nel linguaggio del digital marketing, tali concetti vengono definiti parole chiave.

Sei un dentista? Bene, queste potrebbero essere alcune keywords che popolano la mente di chi pensa di rivolgersi a un odontoiatra:

  • prezzi dentista
  • mal di denti
  • pulizia dei denti
  • come curare una carie
  • apparecchi invisibili

Ovvio, ce ne sono molte altre. Ma come fare a trovare tutte le parole chiave con relative correlate? Sul web ci sono molti tools utili, alcuni gratis, altri a pagamento. Tra quelli gratuiti da segnalare Ubersuggest e Answer The Public, mentre a pagamento i più quotati restano Seozoom e Semrush.

Analisi sentiment

Secondo passo fondamentale riguarda l’analisi del sentiment. In altre parole, è necessario comprendere cosa dicono gli utenti riguardo a certi temi, quali sono gli argomenti più trattati, ma soprattutto i sentimenti e le emozioni che ruotano attorno a essi.

Come fare questo? Frequentando forum e gruppi social (meglio se dedicati a un tema specifico), e verificare che cosa le persone dicono e, soprattutto, quali desideri e bisogni esprimono.

Sei su un gruppo Facebook dedicato alle mamme, dove molte scrivono di non riuscire a far passare la paura del dentista ai propri figli? Bene: puoi scrivere un articolo sul blog che spiega come far venire il sorriso ai bambini quando devono andare alle visite dentistiche.

In questo modo, non solo avrai intercettato un bisogno del pubblico, ma gli fornisci anche la soluzione

Definire il tono di voce

Aspetto fondamentale da tenere in considerazione per la stesura di un piano editoriale è il tono di voce o Tone of voice. In pratica, ogni tua comunicazione deve avere una modalità di espressione ben definita, che sia adeguata al pubblico di riferimento e, soprattutto, ai tuoi obiettivi.

Sei un terapeuta specializzato in disturbi dell’alimentazione? Di certo non potrai trattare un tema così delicato con un tono soft, usando l’ironia e battute spiritose. Al contrario, i tuoi contenuti dovranno trasmettere empatia, serietà e comprensione, visto che si rivolgono a chi prova un grosso disagio.

Sei un venditore di componenti elettronici per l’industria robotica? In questo caso, la tua comunicazione deve assumere un tono specialistico, dove definizioni scientifiche e termini tecnici sono il pane quotidiano. Questo perché ti rivolgi a un pubblico molto settoriale che cerca interlocutori autorevoli nel settore.

Utilizzare il tone of voice adeguato è importante perché ti permette di avvicinarti a livello emotivo al tuo target, guadagnandone la fiducia.

Se questi tutti gli elementi di cui si è parlato finora vengono pianificati in modo oculato e meticoloso, potrai creare un piano editoriale efficace, caratterizzato da contenuti utili che potrebbero diventare virali.

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Autore
Paolo Dal Lago
Appassionato di tecnologia da quando per la prima volta, a 13 anni, ho sentito parlare di quella strana cosa in arrivo chiamata "Internet". Durante la pandemia covid ho creato la piattaforma senza scopo di lucro TorniamoPresto.it, per aiutare concretamente i commercianti a superare le difficoltà grazie al digitale.

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