Come creare un punto di ripristino su Windows 10

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Per creare un punto di ripristino su Windows 10, segui questi passaggi:

  1. Apri le impostazioni di Windows: Puoi farlo cliccando sul pulsante Start e selezionando l’icona dell’ingranaggio delle impostazioni (o premendo il tasto Windows + I sulla tastiera).
  2. Vai alla sezione “Sistema”: All’interno delle impostazioni, cerca e fai clic sulla categoria “Sistema”.
  3. Seleziona “Ripristino”: Nella barra laterale sinistra della finestra “Sistema”, trova e fai clic sulla scheda “Ripristino”.
  4. Crea un punto di ripristino: Scorri verso il basso fino a trovare l’opzione “Opzioni di ripristino avanzate” e fai clic su di essa. Nella finestra successiva, trova e fai clic sul pulsante “Crea” sotto l’intestazione “Punto di ripristino” per iniziare il processo di creazione di un nuovo punto di ripristino.
  5. Inserisci una descrizione (opzionale): Quando richiesto, puoi inserire una breve descrizione per il punto di ripristino per aiutarti a identificarlo in futuro.
  6. Completa il processo: Dopo aver inserito una descrizione (o lasciato il campo vuoto), fai clic su “Crea” per avviare il processo di creazione del punto di ripristino. Una volta completato, dovresti ricevere una notifica che conferma che il punto di ripristino è stato creato con successo.

Ora hai creato un punto di ripristino su Windows 10. Questo punto di ripristino può essere utilizzato per tornare a uno stato precedente del sistema in caso di problemi o errori che si verificano in futuro. Assicurati di creare punti di ripristino regolarmente, specialmente prima di apportare modifiche significative al sistema o prima di installare nuovi programmi.

Come creare punto di ripristino Windows 10

Per riuscire nel tuo intento, avrai bisogno, tutt’al più, di una penna USB da almeno 128 gigabyte (così da esser certo di avere spazio a sufficienza per creare un disco di ripristino) e di qualche decina di minuti di tempo libero. Le operazioni, di per sé, non sono molto complesse, ma possono portare via un po’ di tempo, a seconda della quantità di file che il sistema operativo deve copiare.

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Inutile dirti, poi, che non si tratta di un’operazione che puoi interrompere e riprendere in un secondo momento. Armati dunque di pazienza e leggi il mio tutorial su come creare punti di ripristino Windows 10 con calma (giusto per non commettere errori).

Cosa sono i punti di ripristino

Prima di procedere, però, lascia che ti rubi ancora qualche secondo per spiegarti cosa sono i punti di ripristino e perché sono così importanti. Un esempio ci aiuterà a capire meglio il tutto: immagina di avere una speciale macchina fotografica che ti permette di scattare istantanee della tua vita e “congelare” tutto il tuo mondo in quell’istante per conservarlo in un “contenitore” apposito.

Ogni volta che vorrai, potrai richiamare in memoria una delle istantanee che hai conservato e far tornare la tua vita esattamente a quel punto, cancellando tutto quello che è successo in seguito (sarebbe comodo poterlo fare nella realtà).

Ecco, in sostanza, questo è il “ruolo” di un punto di ripristino su Windows 10: fare delle istantanee di ciò che è presente nel disco rigido del PC in un determinato momento. Si potranno così utilizzare, in caso di necessità, per riportare il computer a una data passata nel caso avesse dei problemi.

Come creare punto di ripristino locale

Per creare un punto di ripristino su Windows 10 devi agire in locale: ciò vuol dire che verrà salvato sul disco rigido del tuo stesso PC. Per procedere, apri il Pannello di Controllo, clicca su Sistema e Sicurezza, poi su Sistema e infine su Impostazioni di sistema avanzate. Nella finestra che si apre, scegli la scheda Protezione sistema e, nella parte bassa, clicca su Crea.

Si avvierà a questo punto la procedura guidata per la creazione del punto di ripristino: dovrai assegnargli un nome (ad esempio “sistema_stabile”) in modo che tu possa riconoscerlo rispetto ai punti di ripristino che Windows 10 crea in maniera automatica. Per ultimo, ti basterà avviare la procedura e aspettare.

Come creare disco di ripristino su supporto esterno

Il disco di ripristino per Windows 10, invece, deve essere necessariamente creato su un supporto esterno, in modo che possa essere utilizzato anche se il disco rigido del computer dovesse avere dei problemi. Si tratta, dunque, di un vero e proprio backup del sistema, che ti permetterà di ripristinare il PC a una data precedente anche se monti un altro disco rigido nel tuo computer.

Il modo più semplice per creare un disco di ripristino è utilizzare la funzionalità Cronologia file di Windows 10. Questo strumento, infatti, esegue le copie di backup dei file presenti nelle cartelle Documenti, Musica, Immagini, Video, Desktop e altre cartelle che aggiungi manualmente modificando le impostazioni del software.

Per creare disco di ripristino dovrai, prima di tutto, collegare un supporto di memoria esterno al computer. Può essere una pennetta USB, un disco rigido esterno o un NAS: l’importante è, come ti accennavo poco sopra, che ci sia spazio a sufficienza (diciamo 128 gigabyte, o anche più) per conservare i file da copiare sotto forma di backup.

Una volta collegato il disco, porta il puntatore del mouse in basso, verso la barra del menu Start. Nel campo di ricerca, digita la stringa Cronologia file e clicca sul risultato corrispondente. Si aprirà la finestra Backup delle Impostazioni di Windows 10: clicca su Aggiungi un’unità in corrispondenza della sezione Cronologia file e segui la procedura guidata, selezionando le varie cartelle da aggiungere al backup.

In alternativa, puoi aprire il Pannello di controllo, cliccare su Sistema e sicurezza e poi su Cronologia File. Anche in questo caso, dovrai aggiungere un’unità sulla quale archiviare il backup e poi seguire la procedura guidata.

Meglio punto di ripristino o Cronologia file?

Se ti stai chiedendo se è meglio creare un punto di ripristino su Windows 10 o un disco di ripristino con Cronologia file, sappi che molto dipende dalle tue necessità. I punti di ripristino vengono creati autonomamente dal sistema operativo a cadenza regolare e sono archiviati direttamente all’interno del disco rigido del PC: sono più semplici e veloci da creare, ma anche più insicuri. Nel caso in cui un problema rendesse inutilizzabile il disco rigido del PC, non avresti modo di recuperare il contenuto, né i punti di ripristino.

La Cronologia file, invece, impiega un po’ più di tempo per creare il backup, ma offre un livello di sicurezza più elevato: anche se il disco rigido del PC dovesse rompersi, si potranno recuperare file e programmi installati grazie al backup presente sul disco esterno.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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