Miglior smartphone cinese: guida all’acquisto

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L’acquisto di uno smartphone cinese può offrire un’eccellente combinazione di prestazioni e valore. Ecco una guida per aiutarti a scegliere il miglior smartphone cinese:

1. Stabilisci un budget:

  • Prima di tutto, stabilisci un budget preciso entro cui desideri rimanere. Ci sono opzioni di smartphone cinesi per una vasta gamma di budget, quindi determinare il tuo limite di spesa ti aiuterà a restringere le opzioni.

2. Esamina le specifiche tecniche:

  • Controlla le specifiche tecniche del telefono, come il processore, la RAM, lo spazio di archiviazione, la fotocamera e la durata della batteria. Assicurati che le specifiche soddisfino le tue esigenze e che il telefono abbia le funzionalità che desideri.

3. Considera il marchio e la reputazione del produttore:

  • Ci sono diversi marchi di smartphone cinesi ben noti e rispettati, come Xiaomi, OnePlus, Huawei, Oppo e Vivo. Fai ricerche sul marchio e sulla sua reputazione per assicurarti di acquistare da un produttore affidabile.

4. Leggi le recensioni:

  • Leggi le recensioni online da parte di esperti e utenti reali per avere un’idea delle prestazioni del telefono, della qualità costruttiva e di altri aspetti importanti. Le recensioni possono offrire preziose informazioni su come il telefono si comporta nella vita reale.

5. Considera le caratteristiche speciali:

  • Alcuni smartphone cinesi offrono caratteristiche uniche e innovative che potrebbero interessarti, come fotocamere multiple, schermi ad alta risoluzione, ricarica veloce, supporto per la rete 5G e altro ancora. Considera quali caratteristiche sono più importanti per te e cerca un telefono che le abbia.

6. Controlla la compatibilità con la tua rete:

  • Assicurati che lo smartphone sia compatibile con la tua rete telefonica locale. Alcuni telefoni cinesi potrebbero non supportare tutte le bande di frequenza utilizzate dalla tua rete, quindi verifica la compatibilità prima di effettuare l’acquisto.

7. Garanzia e assistenza post-vendita:

  • Controlla quali opzioni di garanzia e assistenza post-vendita sono disponibili per il telefono che stai considerando. Assicurati di acquistare da un rivenditore affidabile che offra un buon servizio clienti e supporto post-vendita.

8. Opzioni di acquisto:

  • Puoi acquistare smartphone cinesi da rivenditori online, come Amazon, Gearbest, Banggood, oppure direttamente dai siti ufficiali dei produttori. Fai attenzione alle tariffe di spedizione, ai tempi di consegna e alle politiche di reso prima di effettuare l’acquisto.

Seguendo questi suggerimenti, sarai in grado di trovare il miglior smartphone cinese che soddisfi le tue esigenze e il tuo budget. Ricorda di fare una ricerca approfondita e di valutare attentamente le tue opzioni prima di prendere una decisione finale.

Sono affidabili gli smartphone cinesi?

Questa è ormai una domanda che, da anni, è argomento quotidiano di discussione per migliaia di utenti. Quante volte infatti, anche tu, ti sei chiesto se gli smartphone cinesi sono affidabili? Da questo punto di vista, è bene ricordare che, da quando il primo cinafonino ha fatto la sua comparsa sul mercato occidentale, “di acqua sotto i ponti ne è passata” davvero tanta.

L’affidabilità di questi prodotti è ormai pari a quella dei marchi più blasonati. Certo, non puoi aspettarti che uno smartphone da 200 euro possa avere la stessa qualità costruttiva e le stesse prestazioni di uno da 800 euro. Tuttavia, a parità di prezzo, si può dire che (spesso) uno smartphone cinese dispone di migliori componenti hardware rispetto alla concorrenza.

In questo caso, peraltro, è bene ricordare la “parabola” di alcuni produttori, fra tutti Huawei e OnePlus. Questi due brand infatti sono da considerare in ogni caso nella fascia alta del mercato, sia per hardware che per supporto software.

Allo stesso modo, anche l’appetibilità dei prodotti Xiaomi e Oppo è notevolmente più alta rispetto al passato. Questo è dovuto a una sorta di propensione verso il mercato occidentale che ormai quasi tutti i produttori hanno fatto propria. A questo scopo, per esempio, Oppo ha creato il sub-brand Realme che – proprio in Europa – sta riscuotendo molto successo, soprattutto tra i più giovani.

Come scegliere lo smartphone cinese

La maggior parte degli utenti, quando si appresta ad acquistare un nuovo dispositivo, non analizza a fondo le caratteristiche tecniche che lo accompagnano. Una scelta d’impulso, anche se spesso può rivelarsi corretta, nasconde a volte degli aspetti negativi.

Proprio per questo motivo, ho deciso di mostrarti quelle che, secondo me, sono le basi su come scegliere uno smartphone cinese.

Qualità del display

Fino a qualche anno fa, la qualità dello schermo degli smartphone cinesi non era fra le più elevate. I pannelli utilizzati erano tutti di tipo LCD, mentre i produttori più blasonati utilizzavano già da tempo panelli OLED e AMOLED. Con il passare del tempo però, marchi come Xiaomi e OnePlus, sono stati fra i primi a sdoganare display di tipo AMOLED, anche nei dispositivi di fascia medio-bassa.

Ed è proprio grazie ai produttori cinesi che oggi, nella fascia di prezzo considerata “entry-level” (che si aggira sui 200,00 €), è possibile acquistare smartphone con display impensabili fino a qualche tempo fa. Questa scelta ha spinto anche gli altri marchi a seguire tale filosofia, con numerosi vantaggi per gli utenti.

Non va dimenticato poi che proprio i cellulari cinesi sono stati i primi a introdurre il lettore d’impronte digitali sotto al display, funzionalità ormai utilizzata da tutti. Non temere quindi, perché se deciderai di acquistare un cinafonino, non avrai nulla di temere circa la qualità del display.

Processore e GPU

Ti ricordi i tempi in cui gli smartphone cinesi utilizzavano dei processori poco conosciuti e a volte poco affidabili? Bene, dimenticalo, perché gli attuali dispositivi elettronici hanno fatto dei passi da gigante su questo fronte. La maggior parte dei prodotti Xiaomi, OnePlus o Oppo utilizza infatti le CPU Qualcomm Snapdragon, una vera garanzia in questo ambito. Allo stesso modo, quindi, anche le GPU, ovvero i processori che si occupano della parte grafica, hanno raggiunto delle ottime performance.

A differenza dei PC, però, non è possibile scegliere la scheda grafica utilizzata. Questa, invece, viene accoppiata a un determinato tipo di processore. Per la fascia alta, ti consiglio di scegliere la CPU Snapdragon 865, la più potente attualmente in circolazione, che utilizza la GPU Adreno 650. Nella fascia media, sta spopolando la serie di processori Snapdragon 700, accoppiata in questo caso alla parte grafica Adreno 618 o Adreno 616. Infine, se stai cercando uno smartphone cinese economico, puoi puntare soprattutto sui processori Snapdragon 675 e 660. Questi sono accoppiati rispettivamente alle GPU Adreno 612 e 512, che garantiscono comunque delle buone prestazioni.

In questo ambito, l’unica alternativa è rappresentata da Huawei e Honor, che utilizzano i processori proprietari Kirin. Ah, quasi dimenticavo: Redmi Note 8 Pro utilizza la CPU Mediatek Helio G90T; si tratta di un marchio che era stato un po’ “snobbato” dalla maggior parte dei produttori inizialmente, il quale tuttavia sembra aver trovato nuovo vigore, soprattutto nella fascia bassa del mercato.

Fotocamera

Nel caso in cui tu stia cercando un dispositivo che regali scatti da primo della classe, ti consiglio di cercarlo nella mia guida dedicata ai migliori smartphone per fotocamera. Gli smartphone cinesi, Huawei a parte, sono ancora un passo indietro rispetto alla concorrenza.

Va anche detto però che, soprattutto Xiaomi, offre delle caratteristiche tecniche che i competitor vendono a prezzi ben più salati. Un esempio fra tutti, è sicuramente Xiaomi Mi Note 10, che presenta un sensore da ben 108 MP. Questo, oltre ai numeri sensazionali, ha raccolto 121 punti nei test di DxOMark (e non è poco).

Tutti gli smartphone ormai offrono un sistema a più fotocamere, che ti permette di scattare foto più che dignitose in ogni condizione di luce. A fare da apripista in questo ambiente, è stato Xiaomi Redmi Note 7, il primo dispositivo economico ad utilizzare una fotocamera da 48 MP. In generale, quindi, tutti gli smartphone che ti presenterò fra poco offrono delle buone prestazioni fotografiche.

Ricorda sempre però che un modello da 300 euro non potrà mai avere le stesse prestazioni di uno da più di 1000 euro. Anche se il numero di Megapixel è lo stesso, infatti, questo non significa che lo siano anche le componenti interne della fotocamera. In ogni caso, se seguirai i miei consigli, ti garantisco che avrai delle belle sorprese anche in questo ambito.

RAM e memoria interna

Gli smartphone cinesi, in quanto a RAM e memoria interna, non hanno nulla da invidiare a modelli ben più costosi. Quasi tutti i dispositivi offrono ormai 64 GB di memoria interna, per di più di tipo UFS 2.1, ovvero decisamente veloce. Queste caratteristiche sono anche accompagnate dall’espansione di memoria (ma non sempre, purtroppo). Tanti modelli, infatti, consentono di inserire, oltre alla SIM, una micro SD, grazie alla quale è possibile aumentare lo spazio di archiviazione.

OnePlus è stato il primo marchio a proporre un dispositivo con 3 GB di RAM nel 2013. Da quel momento in avanti, è stata una vera e propria corsa ad offrire RAM sempre più veloci e sempre più capienti. Una buona memoria volatile ti permetterà infatti di ottimizzare le prestazioni dello smartphone e di poter utilizzare più app contemporaneamente senza lag. Ormai, a meno che non cerchi un dispositivo super economico, il minimo di RAM da scegliere è 4 GB. Ciò non toglie però che tu possa optare anche per 6, 8 o ben 10 GB di RAM, così da avere prestazioni fulminee.

Sistema operativo e Launcher

Nonostante tutti gli smartphone cinesi utilizzino il sistema operativo Android, i produttori sono soliti personalizzare il software, includendo una differente interfaccia grafica rispetto a quella stock, che prende il nome di launcher. Altre volte, invece, viene rivista completamente la distribuzione di AOSP, creando così un vero e proprio fork di Android, che prende il nome di distribuzione (o distro).

Per essere più preciso, ora ti fornirò un elenco delle distribuzioni Android cinesi più importanti:

  • OxygenOS: è la versione personalizzata di Android sviluppata da OnePlus. Punta su semplicità e velocità degli aggiornamenti;
  • MIUI: anche Xiaomi ha deciso di puntare molto su di un design minimal, introducendo però anche tante funzionalità extra, che sembrano essere molto apprezzate dagli utenti;
  • EMUI: Huawei e Honor basano il loro sistema operativo Android su EMUI, che include un launcher proprietario e tante funzioni avanzate;
  • ColorOS: utilizzata a bordo di Oppo e Realme, ultimamente sta conquistando davvero tanti utenti nel mercato esterno alla Cina. Il suo stile è molto simile a quello di iOS, molto curato e colorato.

Inoltre, devi sapere che sul Play Store sono presenti, sotto forma di applicazioni, tantissimi launcher personalizzati. Uno dei migliori è sicuramente Nova, ma le alternative a tua disposizione sono pressoché infinite. Se vuoi approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere la guida in cui spiego come aggiornare Android.

Valori SAR

I valori SAR rappresentano le emissioni elettromagnetiche di ogni smartphone. Per avere questi risultati, vengono effettuati dei severi test di laboratorio. Generalmente, gli smartphone cinesi presentano delle emissioni SAR più alte della media, a causa dei processi costruttivi utilizzati, dei materiali e delle componenti.

Attento, però: questo non significa che i dispositivi di questo tipo siano pericolosi. La legislazione europea stabilisce infatti un valore ben preciso che, se superato, impedisce allo smartphone di essere commercializzato. Il limite SAR europeo attuale è di 2 W/kg rispetto ad una massa di 10 grammi. Per maggiori informazioni, consulta la wikipage sul tasso d’assorbimento specifico (in italiano).

Huawei, da questo punto di vista, rappresenta senza dubbio un’inversione di tendenza rispetto a Xiaomi e OnePlus, ma i suoi prodotti sono anche notevolmente più costosi.

Altre caratteristiche

Riassumendo quello che ti ho detto fino a questo momento, credo che tu abbia capito che, nella maggior parte dei casi, se vuoi acquistare uno smartphone cinese devi accettare dei compromessi. Il fatto che siano generalmente meno costosi di altri modelli implica che, da qualche parte, il produttore abbia dovuto risparmiare (almeno in linea teorica).

Soprattutto i dispositivi di fascia media e di fascia bassa, tralasciano un po’ la qualità della fotocamera. Potrai comunque realizzare scatti godibili in tutte le situazioni, ma non certo all’altezza dei top di gamma.

Per quanto riguarda gli smartphone cinesi di fascia medio-alta, invece, questo discorso non vale più come prima. Un parziale aumento dei prezzi ha portato anche un miglioramento delle prestazioni generali.

Miglior smartphone cinese sotto i 100 euro

Chi ha detto che sia necessario che tu spenda molto per avere uno smartphone di buona qualità fra le tue mani? Se il tuo obiettivo è quello di chiamare, mandare messaggi e avere un’ottima autonomia, gli smartphone cinesi sotto i 100 euro sono perfetti per questo scopo.

Xiaomi Redmi 8A

Nonostante sia uno smartphone estremamente economico, Xiaomi Redmi 8A ha fatto dei buoni passi avanti rispetto al passato. A migliorare, è stato sicuramente lo schermo, che ora utilizza un’unità da 6.22″ di tipo IPS.

All’interno dello smartphone è poi presente l’ultimo processore di fascia bassa di Qualcomm, ovvero Snapdragon 439. Questo, anche se con soli 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna espandibile, si comporta più che bene durante l’utilizzo quotidiano.

La fotocamera frontale invece, da 8 MP, può andare bene per i selfie al volo e poco di più. Niente di sensazionale nemmeno per la fotocamera posteriore che, grazie al sensore da 12 MP, riesce comunque a regalare scatti più che sufficienti. Ottima infine l’autonomia, grazie alla batteria da 5000 mAh.

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Miglior smartphone cinese sotto i 250 euro

Gli smartphone cinesi sotto i 250 euro sono la rivelazione degli ultimi due anni. Questi dispositivi riescono a combinare un hardware discretamente potente con dei prezzi accessibili a tutti. In questa fascia di prezzo, poi, anche le fotocamere offrono dei risultati davvero interessanti.

Xiaomi Redmi Note 8T

Redmi Note 8T prende tutto quello di buono che Redmi Note 7 aveva e lo perfeziona. Si tratta infatti di uno smartphone cinese economico, ma che sa dare il meglio di sé in qualsiasi situazione.

La prima cosa che ti colpirà, è sicuramente lo schermo da 6.3″ full HD+, di pregevole fattura. Nel notch a goccia, è incastonata una buona fotocamera da 13 MP, versatile e ben definita. La fotocamera posteriore sfrutta invece il fattore wow. Fra i quattro sensori però, quello che veramente impressiona è il principale da 48 MP. Per chiudere in bellezza infine, non manca una batteria da 4000 mAh, ormai un must per Xiaomi.

Come processore invece è presente Snapdragon 665, bilanciato e adatto anche al gaming leggero. Sul fronte della memoria, troverai 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, espandibili tramite micro SD.

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Realme 6

Realme 6 ha segnato un ulteriore passo avanti da parte del produttore di smartphone “costola” di Oppo. Si tratta di un dispositivo bilanciato dal punto di vista delle prestazioni e con una buona qualità generale. Nella parte frontale è presente un display IPS da 6.5 pollici con frequenza di aggiornamento a 90 Hz, cosa piuttosto rara in questa fascia di prezzo. La fotocamera anteriore integra invece un sensore da 16 MP capace di regalare scatti più che sufficienti in tutte le condizioni.

Molto più interessante il reparto della fotocamera posteriore, che vede spiccare – fra tutti – il sensore principale da 64 MP, accompagnato da una lente grandangolare da 8 MP, una macro e un sensore di profondità. Ottimo il processore: si tratta infatti del Mediatek G90T (già presente a bordo di Xiaomi Redmi Note 8 Pro), coadiuvato da 4 GB di RAM e da 64 GB di memoria interna. Non manca poi una batteria da 4300 mAh, che garantisce davvero un’ottima autonomia.

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Xiaomi Redmi Note 8 Pro

Quest’anno, Xiaomi ha voluto alzare un po’ l’asticella della fascia bassa del mercato, presentando Redmi Note 8 Pro. Si tratta di un dispositivo che traccia una linea di discontinuità con i prodotti di questo tipo, votato persino al gaming. Il merito è del processore Mediatek Helio G90T e dei 6 GB di RAM, che garantiscono ottime prestazioni e consumi ridotti. Non manca la memoria interna espandibile.

Sul fronte delle fotocamere, i numeri sono davvero interessanti, grazie soprattutto al sensore posteriore da 64 MP. Nella realtà, questo si traduce però in una certa delusione.

La qualità è sopra la media per il prezzo, ma l’hype attorno a questo particolare era davvero alto. Buone notizie invece per l’autonomia, garantita da una batteria da 4500 mAh.

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Huawei P30 Lite

Ora che è disponibile a circa 200 euro, Huawei P30 Lite diventa davvero appetibile in questa fascia di prezzo. Si tratta infatti di uno smartphone a cui non manca nulla, ma che è stato proposto con un costo troppo alto in fase di lancio.

Molto bello lo schermo, anche se IPS, che presenta una diagonale di 6.15″ e una risoluzione full HD+. La fotocamera anteriore è annegata nel notch a goccia e con i suoi 24 MP garantisce foto più che buone in tutte le situazioni.

Nella parte posteriore, è invece presente un triplo sensore da 48 MP, molto buono sia di giorno che di notte. Niente male nemmeno parlando di prestazioni, grazie al processore Kirin 710. Sul fronte della memoria, trovi invece una dotazione classica, con 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Buona l’autonomia, anche se forse, al posto di quella da 3340 mAh, poteva essere utilizzato un modello più capiente. Potresti comunque preferirlo al più recente P40 Lite, per la presenza dei servizi Google.

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Huawei P40 Lite

P40 Lite è la nuova “creatura low cost” di Huawei e, sebbene con alcuni compromessi, è un ottimo acquisto al di sotto dei 250 euro. Questo smartphone è dotato di un bellissimo schermo IPS da 6.4″, che incastona – nella parte alta – la fotocamera da 16 MP, per selfie di buona qualità.

La fotocamera posteriore è invece più evoluta e utilizza un sensore principale da 48 MP, che riesce a garantire ottime prestazioni in tutte le condizioni di luce. Standard gli altri sensori: uno di tipo grandangolare da 8 MP, un altro di tipo macro ed infine un sensore di profondità. Le prestazioni sono leggermente più alte rispetto ad altri modelli di pari prezzo, merito soprattutto del processore Kirin 810 e dei 6 GB di RAM.

La memoria interna è di 128 GB, mentre la batteria può contare su 4200 mAh. Questi vengono praticamente amplificati dall’assenza dei servizi Google, sostituiti in questo caso dagli Huawei Media Services.

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Xiaomi Redmi Note 9 Pro

Xiaomi Redmi Note 9 è sicuramente uno dei “best buy” in questa fascia di prezzo, soprattutto per quanto riguarda i componenti hardware. A bordo è infatti presente il processore Snapdragon 720G, dotato di 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Si tratta di una scheda tecnica di buon livello, adatta a svolgere qualsiasi operazione. Il display è composto da un – enorme – pannello IPS da 6.67 pollici, con una densità di 395 ppi.

Nella parte superiore dello schermo si trova la fotocamera frontale, che utilizza un sensore da 16 MP. Sopra la media il comparto fotografico posteriore, che vede la presenza di un sensore principale da 64 MP, una grandangolare da 8 MP, una macro e un sensore di profondità. La batteria è da 5020 mAh, praticamente impossibile da esaurire in un solo giorno.

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Oppo Reno 2Z

Oppo Reno 2Z si integra davvero bene nella fascia media del mercato, grazie a un prezzo davvero aggressivo e prestazioni incoraggiati. Reno 2 Z si basa infatti sul processore Helio P90, accompagnato da ben 8 GB di RAM e 128 Gb di memoria interna. A “far colpo”, ci pensa lo schermo borderless, di tipo AMOLED e con sensore di impronte integrato.

La fotocamera anteriore, a scomparsa, sfrutta a suo vantaggio un sensore da 16 MP, nella media per qualità fotografica. Di ottimo livello invece quello posteriore, che utilizza una fotocamera da 48 MP, accompagnata da altre 3 da 8, 2 e 2 MP. Sopra la media l’autonomia, con una batteria da 4000 mAh.

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Miglior smartphone cinese sotto i 400 euro

Gli smartphone cinesi sotto i 400 euro sono da sempre “terreno di caccia” per Xiaomi. Il gigante orientale, infatti, punta molto su questa fascia di prezzo, con dispositivi che sono cresciuti notevolmente nel tempo dal punto di vista qualitativo.

OnePlus Nord

OnePlus Nord è una delle alternative più interessanti tra gli smartphone cinesi al di sotto dei 400 euro. Si tratta di un dispositivo davvero completo e con un prezzo “aggressivo”, che fa delle prestazioni il suo cavallo di battaglia. Il display utilizzato è di tipo AMOLED, con una diagonale di 6.44″ e una frequenza di aggiornamento a 90 Hz. La fotocamera frontale è doppia, con un sensore principale da 32 MP e una grandangolare da 8 MP.

Nella parte posteriore sono invece presenti 4 sensori: il più performante conta 48 MP ed è affiancato da una grandangolare da 8 MP; sono poi stati inseriti una macro da 2 MP e un sensore di profondità. Il processore utilizzato è l’ottimo Snapdragon 765G (che, appunto, supporta il 5G), corredato – in questa versione – da 8 GB di RAM e da 128 GB di memoria interna. Nota positiva anche per quanto riguarda l’autonomia, grazie alla batteria da 4115 mAh.

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Honor 20

Venduto a poco meno di 300 euro, Honor 20 rappresenta un’occasione davvero buona se non vuoi spendere molto, ma avere comunque fra le mani un ottimo smartphone cinese. Le prestazioni sono “garantite” dal processore Kirin 980 e da 6 GB di RAM; una valida accoppiata, anche per i gamers. Per quanto riguarda la memoria interna, invece, lo spazio di archiviazione è pari a 128 GB.

Il display è di tipo LCD e ha una diagonale di 6.26 pollici, misura giusta anche per chi cerca un dispositivo che abbia dimensioni contenute. Sopra la media il reparto fotografico: nella parte posteriore è stato inserito un sensore da 48 MP, che punta molto sul software e sull’intelligenza artificiale; ad aiutarlo ci sono una grandangolare da 16 MP, una macro e un sensore di profondità. Più classica la fotocamera anteriore, che può contare però su una lente da 32 MP.

Niente male la batteria, da 3750 mAh, dunque abbastanza capiente.

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Xiaomi Poco X3

Xiaomi Poco X3, attesissimo dagli utenti, esce “a testa alta” dalla sua recente presentazione. Si tratta di un dispositivo che “sacrifica” alcuni tratti della serie precedente, ma che viene venduto a un prezzo davvero vantaggioso. La scheda tecnica è interessante e vede la presenza del processore Snapdragon 732G coadiuvato da 6 GB di RAM e da 128 GB di memoria interna. Il display, un’unità da 6.67″, anche se IPS, ha una frequenza di aggiornamento a 120 Hz.

Interessanti le fotocamere, anche se non sono il punto forte dello smartphone: quella anteriore utilizza un sensore 20 MP; quella posteriore ne sfrutta uno da 64 MP, supportato da grandangolare, macro e sensore di profondità.

Non manca una batteria capiente, da ben 5160 mAh, che supporta – addirittura – la ricarica rapida a 33W.

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Huawei Mate 20

A questo prezzo, anche Huawei Mate 20 inizia a essere uno smartphone davvero “appetibile”. Si tratta di un dispositivo leggermente inferiore alla versione “Pro”, che offre ottime prestazioni, al quale è sicuramente possibile perdonare “l’età”.

Mate 20 si presenta con un pannello da 6.53″ con risoluzione Full HD+ che integra, nella parte superiore, una fotocamera da 24 MP. Il processore utilizzato è invece il Kirin 980, affiancato da 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Il vero capolavoro, però, è presente nella parte posteriore, dove trova spazio la tripla fotocamera sviluppata in collaborazione con Leica, che dispone di tre sensori da 12, 16 e 8 MP. Infine, se l’autonomia per te è un fattore da non trascurare, sarai sicuramente contento di sapere che a bordo è presente una batteria da 4000 mAh.

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Xiaomi Mi Note 10 Lite

Nella fascia di prezzo in cui è venduto, Xiaomi Mi Note 10 Lite rappresenta senz’altro una valida scelta, soprattutto se stai cercando uno smartphone cinese con uno schermo abbastanza grande: il pannello utilizzato è infatti da 6.47 pollici, di tipo AMOLED e con bordi curvi; nella parte superiore, è stata inserita una classica fotocamera frontale da 16 MP, che svolge comunque egregiamente il suo lavoro.

Molto più interessante il comparto posteriore, che vede la presenza di un sensore principale da 64 MP, di una grandangolare da 8 MP e di sensore di profondità e macro. Il funzionamento è invece affidato all’ottimo processore Snapdragon 730G, coadiuvato da 8 GB di RAM e da 128 GB di memoria interna.

Questa configurazione hardware si presta decisamente al gaming, visto anche l’utilizzo di una batteria da ben 5260 mAh.

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Miglior smartphone cinese sotto i 600 euro

In questa fascia di prezzo, la competizione inizia a farsi più interessante. Gli smartphone cinesi sotto i 600 euro sono infatti in grado di offrire anche qualche ex top di gamma a un prezzo molto più basso rispetto a quello del lancio.

Xiaomi Mi 10

Xiaomi Mi 10 è uno dei gli smartphone più belli fra quelli presentati di recente. Il design parte bene già con lo splendido display da 6.67 pollici di tipo AMOLED, con una frequenza di aggiornamento a 90 Hz e il supporto a HDR 10+. Qui è incastonata la fotocamera anteriore, da 20 MP, che garantisce ottimi scatti in qualsiasi condizione di luce.

Sotto la scocca è presente il processore Snapdragon 865 che, coadiuvato da 8 GB di RAM e da 256 GB di memoria interna (quest’ultima di tipo UFS 3.0), è un vero “mostro di potenza”.

Di alto livello anche la fotocamera posteriore, che può contare su di un sensore principale da 108 MP, in grado di registrare video in 8K; al suo fianco sono presenti anche una grandangolare da 13 MP, un sensore di profondità e una macro.

Al top la connettività, che include sia il 5G che il supporto per il Wi-Fi 6 (802.11ax). Infine, come “ciliegina sulla torta”, è stata utilizzata una batteria da ben 4780 mAh.

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Xiaomi Mi 10T Pro

Mi 10T Pro ricalca fedelmente le “orme” del fratello maggiore (Mi 10). Si tratta di un dispositivo che ha una scheda tecnica da top di gamma, a partire dal processore Snapdragon 865, coadiuvato da 8 GB di RAM. Molto bello anche il display, di tipo AMOLED e con una diagonale di 6.77″; stavolta, la frequenza di aggiornamento è stata fissata a 144 Hz, un vero record per il mondo della telefonia.

Molto interessante – ma non inedito – il reparto fotografico: il sensore principale è l’ormai collaudato Samsung, da 108 MP; esso è corredato di grandangolare, da 13 MP, e macro; la fotocamera frontale è invece da 20 MP.

Non mancano il supporto al 5G e una “super” batteria da 5000 mAh. Molto probabilmente, Xiaomi Mi 10T Pro sarà ancora più “appetibile” dopo i primi cali di prezzo. È comunque disponibile una versione depotenziata, denominata Xiaomi Mi 10T.

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Huawei P30 Pro

P30 Pro è stato a lungo uno degli smartphone più ambiti per gli utenti di tutto il mondo. Ora che è facile trovarlo al di sotto dei 600 euro, si tratta di una vera occasione. Va anche considerato infatti, che si tratta dell’ultimo top di gamma del marchio cinese a utilizzare attivamente i servizi Google.

Il processore utilizzato è l’ottimo Kirin 980, affiancato da 8 GB di RAM e da 128 GB di memoria interna. Il display è composto da un bellissimo pannello da 6.47 pollici, di tipo OLED e con bordi arrotondati.

Le fotocamere non hanno bisogno di troppe presentazioni: i quattro sensori sviluppati in collaborazione con Leica, con il principale da 40 MP, hanno ottenuto ben 116 punti su DxOMark. È difatti uno dei migliori smartphone per fare foto.

A completare un quadro più che positivo, ci pensa la batteria da 4200 mAh.

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Xiaomi Mi Note 10

Non più recentissimo, Xiaomi Mi Note 10 è stato il primo smartphone al mondo a integrare una fotocamera da 108 MP che, oltre ai grandi numeri, garantisce anche eccellenti prestazioni fotografiche. I test di DxOMark hanno stabilito infatti che questo smartphone si merita ben 121 punti, dietro solo a Mate 30 Pro.

Il resto della dotazione hardware è da medio di gamma, ma garantisce comunque ottime prestazioni. Il processore è infatti Snapdragon 730G, accompagnato da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Molto bello anche il display AMOLED, con bordi curvi e una diagonale da 6.47″. Sulla parte anteriore, c’è una fotocamera anteriore da 32 MP. Niente male nemmeno per quanto riguarda gli altri sensori, da 8 MP, 12 MP e 20 MP, aiutati da un quinto sensore di profondità da 2 MP.

Per chiudere in bellezza, troverai anche una batteria da 5260 mAh. Ti sfido a scaricarla in un solo giorno!

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Huawei Mate 30 Pro

Mate 30 Pro è un vero e proprio “mostro di potenza”. Questo telefono utilizza il processore Kirin 990, che lavora assieme agli 8 GB di RAM per garantire prestazioni eccezionali. Non manca inoltre una memoria interna da ben 256 GB.

Degno di nota è anche il display Horizon, con una diagonale di 6.53 pollici e un pannello di tipo OLED. La sua particolarità è quella di avere i bordi curvi, un po’ come avveniva per Galaxy S7 Edge.

Impressionanti le fotocamere posteriori, che utilizzano dei sensori in grado di scattare delle immagini perfette in tutte le condizioni di luce. Ecco i dettagli:

  • Fotocamera principale da 40 MP con OIS;
  • Teleobiettivo da 8 MP con zoom ottico 3x;
  • Ultra-grandangolare da 40 MP con apertura f/1.8;
  • Sensore ToF per una migliore resa dei dettagli.

Rispetto al passato, come puoi notare, la fotocamera principale è stata ottimizzata notevolmente. Tant’è che essa ha preso il nome di SuperSensing Cine Camera. In questo modo, Huawei è riuscita a colmare quel gap che la vedeva ancora un po’ distante dagli altri competitor nella registrazione dei video e nella cattura degli scatti.

A tutto questo, si unisce una super autonomia, grazie alla batteria da ben 4500 mAh. Questa ti permetterà di portare a termine lunghe sessioni di utilizzo senza mai avvalerti del caricabatterie in dotazione.

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Miglior smartphone cinese oltre i 600 euro

Sei pronto a conoscere i migliori smartphone cinesi presenti sul mercato? In questa fascia di prezzo troverai solo il meglio dell’ultimo trimestre 2020.

OnePlus 8 Pro

OnePlus 8 Pro è il secondo modello di questa serie del produttore cinese e migliora ulteriormente le già ottime caratteristiche di quello precedente.

Il display è da 6.78 pollici, di tipo 3D Fluid AMOLED e con una frequenza di aggiornamento a 120 Hz; nell’angolo sinistro è stata inserita una fotocamera frontale da 16 MP. Nulla da dire per quanto riguarda la potenza, grazie al processore Snapdragon 865 5G ed ai 12 GB di RAM disponibili; la memoria interna è invece da 256 GB.

Un ottimo lavoro è stato fatto anche sulla fotocamera posteriore, che utilizza un sensore principale da 48 MP di marca Sony; esso è affiancato da un teleobiettivo da 8 MP, una grandangolare da 48 MP e un sensore con filtro cromatico.

Da “primo della classe” l’autonomia, grazie alla batteria da 4510 mAh ed alla ricarica rapida di tipo Warp Charge 30T.

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Huawei P40 Pro

P40 Pro è un vero concentrato di potenza e tecnologia. Purtroppo però, come per tutti gli ultimi modelli del marchio, sono assenti i servizi Google, sostituiti dagli Huawei Media Services.

Una vera chicca il display, un’unità da 6.58 pollici OLED con frequenza di aggiornamento a 90 Hz. Una bomba di potenza il processore Kirin 990, affiancato in questo caso da 8 GB di RAM e con pieno supporto al 5G. La memoria interna è invece da 256 GB.

Il comparto fotografico è eccellente, grazie al sensore da 50 MP e al teleobiettivo SuperSensing da 12 MP. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai video, grazie al sensore Cinema Camera da 40 MP.

Da 4100 mAh la batteria che, grazie alla presenza dei servizi Huawei, promette una durata davvero lunga.

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Oppo Find X2 Pro

Oppo Find X2 Pro è un altro dispositivo degno di nota in questa categoria. A partire dallo schermo, un’unità da 6.7 pollici di tipo OLED QHD+ e con una frequenza di aggiornamento a 120 Hz, nulla è stato lasciato al caso. Il processore utilizzato è Snapdragon 865, accompagnato – in questa versione – da 12 GB di RAM e da 512 GB di memoria interna.

Le fotocamere sono notevolmente migliorate rispetto al passato: il sensore principale, da 48 MP, ha totalizzato ben 124 punti su DxOMark ed è affiancato da una ultragrandangolare da 48 MP e da un teleobiettivo da 13 MP; ottima anche la fotocamera anteriore, che conta su di un sensore da 32 MP.

Da non sottovalutare neanche la batteria, da 4260 mAh, che promette un’egregia autonomia.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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