Recuperare file cancellati dal cestino: tutti i trucchi

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Ecco alcuni trucchi e suggerimenti per recuperare file cancellati dal cestino su Windows:

  1. Controlla il Cestino:
  • Il primo passaggio è controllare il Cestino. Se hai eliminato accidentalmente un file, di solito si troverà nel Cestino. Apri il Cestino, individua il file eliminato e ripristinalo facendo clic con il pulsante destro del mouse sul file e selezionando “Ripristina”.
  1. Utilizza la funzione “Ripristina versioni precedenti” (Windows 10/11):
  • Se hai abilitato la funzione “Copia precedente” o “Ripristino configurazione” su Windows, puoi provare a recuperare versioni precedenti dei file eliminati.
  • Fai clic con il pulsante destro del mouse sulla cartella contenente il file eliminato e seleziona “Ripristina versioni precedenti”. Qui potrai visualizzare e ripristinare le versioni precedenti dei file.
  1. Utilizza software di recupero dati:
  • Se il file non è presente nel Cestino o se è stato eliminato definitivamente, puoi utilizzare software di recupero dati come Recuva, EaseUS Data Recovery Wizard, Disk Drill, MiniTool Power Data Recovery, etc.
  • Installa il software di recupero dati sul tuo computer e segui le istruzioni per eseguire una scansione del disco rigido. Il software cercherà i file eliminati e ti consentirà di recuperarli.
  1. Utilizza il prompt dei comandi (Command Prompt):
  • Se sei a conoscenza di comandi avanzati, puoi utilizzare il prompt dei comandi per tentare il recupero dei file eliminati.
  • Apri il prompt dei comandi come amministratore (clic destro su Start > Prompt dei comandi (Amministratore)).
  • Utilizza il comando chkdsk per controllare il disco rigido alla ricerca di errori e potenzialmente recuperare file danneggiati o eliminati.
  1. Utilizza backup o servizi cloud:
  • Se hai un backup dei file eliminati o se hai salvato i file su un servizio cloud come OneDrive, Google Drive, Dropbox, ecc., puoi recuperare i file da lì.
  • Accedi al tuo account cloud e cerca i file eliminati nella cartella dei file eliminati o nel cestino del servizio cloud.
  1. Evita di scrivere nuovi dati sul disco:
  • Dopo aver eliminato accidentalmente un file, evita di scrivere nuovi dati sul disco rigido. Questo aiuterà a evitare sovrascritture dei dati eliminati e aumenterà le possibilità di recupero.

Ricorda che la possibilità di recuperare i file eliminati dipende da diversi fattori, come il tempo trascorso dall’eliminazione, l’utilizzo del disco dopo l’eliminazione, il tipo di file system, ecc. Pertanto, è consigliabile agire rapidamente e utilizzare metodi di recupero dati affidabili.

Cosa succede quando un file viene cancellato

Come sai, inviare un file al cestino non ne provoca l’eliminazione immediata, perché dovrai provvedere in seguito, manualmente (salvo diversa impostazione) a svuotare il cestino per ottenere la c. d. “eliminazione definitiva” del file.

Capire cosa succeda con questo comando, significa scendere al livello più basso di funzionamento di un sistema operativo, che è il rapporto con le periferiche e, in particolare, con quelle di archiviazione, che vengono gestite da ogni sistema secondo un certo criterio chiamato, genericamente, file system.

Senza scendere troppo nel dettaglio, il file system è un meccanismo di scrittura e lettura dei dati (tendenzialmente diverso per ogni sistema), che permette al sistema operativo di ricostruire le informazioni appartenenti ad un determinato file andandole a leggere nei settori del disco in cui sono state scritte.

Per fare questo, il sistema deve seguire una sorta di “filo d’Arianna”, che lo guidi da un settore all’altro, consentendogli di leggere le informazioni nell’ordine corretto, dalla prima all’ultima; ogni file system (FAT, NTFS, EXT*, etc.) chiama in maniera diversa queste operazioni, ma in buona sostanza il risultato è identico.

Poiché il fine degli ingegneri è ovviamente quello di massimizzare i risultati, e quindi di stressare il meno possibile le parti meccaniche, quando cancelli definitivamente un file svuotando il cestino, il sistema non cancella tutti i frammenti del file, cercandoli uno ad uno sul disco, ma distrugge solo la voce d’indice che gli consentiva di trovare il primo pezzo.

In questa maniera, le informazioni restano presenti sul disco per un periodo di tempo indefinito, e potrebbero dunque esserci delle probabilità concrete per quanto riguarda il recupero dei file eliminati dal cestino. Tieni presente, tuttavia, che questi vengono classificati come irrecuperabili, perché il sistema non sa più dove sono, e quindi crede che i relativi settori del disco siano vuoti.

Quando verrà salvato un nuovo file, peraltro, il sistema operativo cercherà lo spazio libero, ed al suo interno, vi saranno anche i settori occupati dai vecchi file cancellati, che saranno sovrascritti del tutto, scomparendo così in maniera irrisolvibile.

Si possono recuperare i file cancellati definitivamente?

Poiché, come abbiamo detto, le informazioni contenute nel file non vengono cancellate del tutto, ma sono semmai sovrascritte in seguito al salvataggio di nuovi file, è tecnicamente possibile recuperare i file cancellati dal cestino.

Esistono dei programmi gratuiti (e non) che sono capaci di leggere il disco alla ricerca dei settori occupati, detti genericamente file recovery. Questa operazione, però, presuppone alcune circostanze di fatto:

  • Non devi aver salvato una grande quantità di dati su disco dopo aver cancellato il file che ti interessa, perché i suoi settori potrebbero essere stati sovrascritti, col risultato che potresti recuperare, al più, dei frammenti danneggiati e inservibili;
  • Il file system deve essere integro: se cancelli definitivamente un file e poi elimini la partizione in cui si trovava, non sarà possibile nemmeno risalire all’impianto originale con cui erano stati salvati i dati, e quindi essi non saranno recuperabili;
  • Non devi aver cancellato il file settore per settore, ad es. attraverso alcune utility di rimozione totale (file shredder) diffuse anche da alcuni antivirus, come AVG. Ciò significa che devi aver eliminato i file solo attraverso lo svuotamento del cestino.

Quali tipologie di file vengono cancellate solitamente?

Statisticamente, gli utenti eliminano soprattutto file di testo, fogli di calcolo e simili (TXT, XLSX, DOC, DOCX etc.); il punto rilevante, è che certi tipi di informazioni si possono ripristinare in modo più facile rispetto ad altre, sia per ragioni intrinseche (semplicità dei dati) che informatiche (modo in cui i dati devono essere letti dalle applicazioni).

Ne deriva, dunque, che ci sono maggiori possibilità di recuperare determinati file eliminati dal cestino piuttosto che altri.

Un file di testo, ad esempio, sia testo semplice che formattato (HTML, XML, etc.), anche se recuperato in cattive condizioni, potrebbe comunque restituire parti leggibili dalle applicazioni dedicate, nonostante ogni prevedibile limite.

I file binari, invece, come video o cartelle zippate, sono talmente complessi da poter essere messi fuori uso facilmente, anche con danneggiamenti minimi, e potrebbero non essere più riconosciuti dalle applicazioni che li hanno creati.

Attualmente, ciò può essere un problema, soprattutto per i file recenti di MS Office (ad es. i DOCX di Word) e OpenOffice (come gli ODT di Writer), che sono in realtà cartelle compresse contenenti al loro interno una molteplicità di file.

Per ovviare in parte a questo problema, tuttavia, nelle ultime versioni di Word, Microsoft ha ufficializzato un comportamento già noto del programma, consistente nella creazione di alcune copie temporanee del file, nascoste nella stessa cartella di salvataggio, in cui le prime due lettere sono sostituite da ~$ (tilde + dollaro).

La permanenza di questi file è molto breve, ma potrebbe essere d’aiuto, in alcuni casi, più di un recovery del file originale.

Consigli prima di cominciare

Come ti ho già detto sopra, è di fondamentale importanza che i file cancellati non vengano sovrascritti. Ciò non significa solo che tu devi evitare di salvare nuovi dati su disco, ma devi anche impedire al sistema di fare lo stesso a tua insaputa, scaricando aggiornamenti o creando file temporanei (basta aprire una pagina web perché il tuo PC sia inondato da questi file, per piccoli che siano).

Quindi, se sai di non aver effettuato backup e non è attiva la cronologia file, la miglior cosa è usare l’hard disk su cui sono stati persi i file come secondario, fintanto che non avrai provato il recupero.

Procedure standard per ripristinare i file eliminati

Il miglior modo per recuperare i file eliminati dal cestino, è indubbiamente quello che prevede il ripristino selettivo da backup.

A tal proposito, ti suggerisco, se usi Windows 10, Windows 8 o Windows 7, di controllare se è attiva la Cronologia file o se è presente un’immagine di sistema completa non troppo vecchia.

Usando macOS, invece, potresti avvalerti di Time Machine. Grazie a questo software integrato, che però non è attivo per impostazione predefinita, potresti facilmente riprendere i file modificati o rimossi in pochissimi minuti.

In alternativa, su Ubuntu/Linux, potresti cercare nel software di terze parti di salvataggio dati che hai usato fino a questo momento.

Ho dettagliato “in lungo e in largo” di tutti questi procedimenti nella guida al recupero dei file sovrascritti. Puoi usare quei passaggi anche per tentare il recupero di file cancellati dal cestino. Se poi non riuscissi, potresti usare uno dei software citati di seguito.

Migliori programmi per il Recupero di file cancellati

Se in precedenza hai attivato la funzione “Cronologia file” o hai effettuato un backup del sistema, puoi recuperare agevolmente i file cancellati tramite queste funzionalità.

Tuttavia, se sei su questa pagina è altamente probabile che tu non abbia mai effettuato un backup, quindi, in questo caso dovrai per forza di cose scaricare e installare sul PC programmi di terze parti. I software che ti consiglio di provare sono: Recuva, EaseUS Data Recovery Wizard e Disk Drill.

Tutti i programmi che sto per mostrarti sono abbastanza semplici da utilizzare, inoltre, nei capitoli che seguono ti spiegherò nel dettaglio come installarli e soprattutto come effettuare la scansione per recuperare i file eliminati.

Non mi riterrò comunque responsabile del funzionamento di queste applicazioni, ed i miei consigli saranno solo indicativi: rivolgiti ai loro rispettivi produttori per qualunque informazione sul loro uso.

TestDisk e PhotoRec

TestDisk è un’applicazione open-source (GPL v2+) diffusa per moltissime piattaforme, dal DOS a Solaris, passando ovviamente per Windows, macOS e Linux. Puoi trovarla gratuitamente a questo indirizzo del sito CGSecurity.

Il suo funzionamento è tutt’altro che intuitivo, perché è privo di interfaccia grafica ed è distribuito solo in lingua Inglese. Inoltre, anche sui sistemi non-Unix-like (come Windows), TestDisk adopera la terminologia Unix, col risultato che il primo disco collegato sulla scheda madre sarà chiamato /dev/sda (cioè devices > solid disk “a”), e così via. Essa è comunque molto utile, qualora la perdita di dati si accompagni ad un generale deterioramento del file system.

Comincio con l’illustrarti sommariamente il funzionamento dell’app principale che troverai nel pacchetto, ovvero TestDisk, che serve a recuperare informazioni sulla partizione.

All’avvio, dopo aver chiesto all’utente se desideri creare un file di log (una sorta di verbale dell’operazione in corso), esso procede autonomamente all’identificazione dei dischi rigidi.

In seguito alla scelta del disco su cui si intende operare, deve essere indicata la tipologia di file system, per la verità suggerita in automatico dal programma. Sotto l’etichetta “Intel”, sono unificati i file system DOS e Windows (FAT, FAT32 e NTFS).

A questo punto, il programma chiede come si vuole procedere. Stai molto attento, perché da questa schermata potresti cancellare tutti i dati presenti su disco, ed è un rischio da evitare. A noi interessa solo l’opzione Analyse, perciò non premere altre opzioni.

Ora, TestDisk procederà all’analisi del disco, cilindro per cilindro, per verificarne l’integrità. Questo passaggio non è strettamente necessario, ma nelle intenzioni degli sviluppatori di TestDisk serve a capire se, tra un cancellamento e l’altro, per qualsiasi ragione, sia cambiato qualcosa nella corretta allocazione dei dischi logici (ciò accade soprattutto se si tratta di unità rimovibili soggette a danni da urto), rendendo difficile il recupero.

Per recuperare fisicamente i dati, una volta che hai identificato la partizione, devi utilizzare un’altra app che trovi nel pacchetto, chiamata PhotoRec (sembra infatti che sia stata progettata soprattutto per il recupero di immagini, ma funziona bene anche con file di testo e simili). Puoi trovare maggiori informazioni in questa pagina della wiki di CGSecurity.

L’interfaccia di PhotoRec è identica a quella di TestDisk. Dovrai limitarti a scegliere l’unità logica da cui trarre i dati ed a comunicare la cartella in cui vuoi salvarli: infatti, non è possibile scegliere singoli file, ma verrà letteralmente ricopiato tutto il file system registrato come cancellato, diviso per cartelle (con numeri progressivi, dato che i nomi di directory sono spesso irrecuperabili o non salvati su disco, a seconda dei file system).

Ovviamente, per le ragioni che ti ho detto prima, la cartella di salvataggio dovrà trovarsi in un altro disco per evitare sovrascritture.

DiskDrill

Un buon programma che mi sento di consigliarti è Disk Drill, anche questo software è piuttosto facile da utilizzare, ma molto potente e permette di recuperare file eliminati da qualsiasi dispositivo d’archiviazione. Disk Drill in versione gratuita consente di recuperare fino a 500 MB di dati.

Per scaricare ed installare Disk Drill i passaggi da effettuare sono i seguenti:

  • Accedi a questa pagina;
  • Clicca sul pulsante “Scarica gratis”;
  • Dopo aver completato il download, fai partire l’installazione del software facendo un doppio clic sul file appena scaricato;
  • Clicca sul pulsante “Install”;
  • Fai clic su “Si” e poi clicca su “Lancia”.

Dopo aver avviato Disk Drill:

  • Accetta le condizioni di licenza del software;
  • Scegli se condividere o meno i dati d’uso anonimi;
  • Clicca su “Iniziamo”;
  • Seleziona l’unità che desideri scansionare (se vuoi recuperare i file cancellati dal Cestino, seleziona l’unità C:);
  • Dal menu a tendina presente a destra, seleziona la voce “Tutti i metodi di recupero”;
  • Fai clic sul pulsante “Cerca dati persi”;
  • Terminata la scansione, clicca sull’icona inerente al tipo di file che indenti recuperare;
  • Individua il file o la cartella di tuo interesse, metti il segno di spunta accanto a quest’ultima, quindi clicca su “Recupera”;
  • Scegli dove salvare il file recuperato ed infine clicca su “OK”.

Recuva

Recuva è un programma gratuito sviluppato da Piriform. Recuva è davvero semplice da utilizzare, è completamente in italiano e consente di recuperare file da qualsiasi tipo di unità d’archiviazione.

Per scaricare e installare Recuva i passaggi da effettuare sono i seguenti:

  • Accedi a questa pagina;
  • Clicca sul pulsante “Download Free Versione”;
  • Terminato il download, fai un doppio clic sul file appena scaricato per avviare l’installazione di Recuva;
  • Clicca su “Si”;
  • Seleziona la lingua;
  • Metti il segno di spunta alla voce “No thanks, I don’t need CCleaner”;
  • Clicca sul pulsante “Install” e attendi il completamento dell’installazione.

Terminata l’installazione puoi passare al recupero dei file eliminati, per farlo, la procedura da effettuare è la seguente:

  • Avvia Recuva;
  • Se richiesto clicca su “Si”;
  • Nella prima schermata, fai clic sul pulsante “Avanti”;
  • Seleziona il tipo di file che intendi recuperare: Immagini, Musica, Documenti, Video, Compresso, Email o Tutti i file (in quest’ultimo caso, la scansione richiedere più tempo), quindi fai clic su “Avanti”;
  • Seleziona la posizione in cui intendi effettuare la scansione, (selezionando l’opzione “Non sono sicuro” Recuva effettuerà la scansione su tutte le unità di archiviazione collegate al PC, selezionando invece l’opzione “Nel cestino”, il software scansionerà solo i file che sono passati dal Cestino. Puoi anche selezionare l’opzione “In una posizione specifica” ed utilizzare il tasto “Sfoglia” per scegliere una cartella specifica presente sul disco);
  • Fai clic sul pulsante “Avanti”;
  • Metti il segno di spunta accanto alla voce “Attiva scansione approfondita” (questo tipo di scansione richiederà molto più tempo, ma ti permetterà di recuperare i file con molta più probabilità);
  • Clicca su “Avanti” e attendi il completamento della scansione.

Terminata la scansione, potrai visualizzare l’elenco di tutti file trovati, ognuno di questi è contraddistinto da un bollino: il bollino verde indica che il file è recuperabile, quello giallo indica che il file è recuperabile, ma potrebbe essere danneggiato, il bollino rosso, invece, indica che il file è corrotto, quindi irrecuperabile.

A questo punto, non devi far altro che individuare il file che desideri recuperare, mettere il segno di spunta accanto al nome di quest’ultimo ed infine cliccare sul pulsate “Recupera”, presente in basso a destra.

Puran File Recovery

Puran File Recovery è un’applicazione parte di una suite più grande di utility per PC, disponibile per i sistemi Windows. Puoi trovarla a questo indirizzo del sito Puran Software.

Il suo funzionamento è del tutto analogo a quello delle applicazioni per recuperare file eliminati dal cestino che abbiamo già recensito, con la differenza che il programma si avvia direttamente con la finestra principale, da cui è possibile fare esattamente le stesse operazioni offerte dai concorrenti.

EaseUS Data Recovery Wizard

Tra i programmi per recuperare file cancellati uno che mi sento di consigliare è EaseUS Data Recovery Wizard. Questo programma è disponibile sia per Windows che per macOS e fornisce un’interfaccia intuitiva e completamente tradotta in italiano.

Esistono due versioni del software, la prima Free per un ripristino gratis fino a 2 GB di dati, mentre la seconda Pro permette di accedere a tutte le funzionalità senza limiti.

Consente di recuperare file cancellati dal Cestino gratis. Grazie al suo algoritmo di recupero avanzato, puoi trovare facilmente centinaia di diversi tipi di file: Documenti di Office, Immagini, Video, Audio ecc.

E’ la migliore scelta per eseguire il recupero da hard disk (sia interni che esterni), schede di memoria, chiavette USB, fotocamere, tablet e altri dispositivi di archiviazione.

Anche in questo caso, il software è molto semplice da utilizzare, tuttavia, a differenza di Recuva, la versione gratuita di EaseUS Data Recovery Wizard, permette di recuperare solo un massimo di 2 GB di dati.

Ecco come scaricare ed installare il software in questione:

  • Accedi a questa pagina;
  • Clicca sul pulsante “Prova gratuita”;
  • Al termine del download, fai doppio clic sul file scaricato per avviare l’installazione del software;
  • Quando richiesto clicca su “Si”;
  • Accetta le condizioni di licenza del software e successivamente fai clic sul pulsante “Installa ora”.

Dopo aver terminato l’installazione, per recuperare i file eliminati dal Cestino la procedura da effettuare è la seguente:

  • Avvia EaseUS Data Recovery Wizard;
  • Dalla schermata principale, seleziona l’icona del Cestino;
  • Fai clic sulla voce “Scansione”;
  • Terminata la scansione, dalla barra laterale sinistra, seleziona la voce “Cestino” individua il file che desideri recuperare, quindi metti il segno di spunta accanto al nome di quest’ultimo e successivamente fai clic sul pulsante “Recupera”, presente in basso a destra.

Recupero file eliminati da terminale Ubuntu/Linux

Se non vuoi utilizzare TestDisk/PhotoRec su Linux, magari perché non puoi usare il disco come secondario ed hai paura che i file vengano sovrascritti, puoi comunque provare a recuperare i file cancellati dal cestino tramite l’interfaccia a riga di comando.

Dopo aver aperto il Terminale, potresti rielaborare secondo le tue necessità e dopo lanciare il seguente comando:

$sudo grep -i -a -B200 -A200 'testo' /dev/sda > file-recuperato.txt

Usando grep è possibile andare alla ricerca dei blocchi correlati a file di testo che contengono una determinata serie di caratteri, definiti nella parte 'testo'. Specificamente, è possibile regolare la ricerca di grep usando le opzioni -i, per ignorare il caso, e -a, affinché un file binario venga elaborato come testo.

Riguardo invece le opzioni -B e -A, seguite da un numero, queste impongono a grep il recupero di altre 200 righe sopra ed altre 200 righe sotto alla riga in cui è presente la parte di testo che è stata inserita nel comando. Ciò ti darà modo di recuperare più testo, per capire se il blocco recuperato corrisponde effettivamente al file perso oppure se ad una sua bozza.

In ogni caso, ciò che verrà trovato, verrà inserito come output nel file denominato file-recuperato.txt.

Ti ricordo, comunque, che per recuperare file eliminati dal cestino con questa metodica, è necessario che i file ricercati non siano stati sovrascritti. In questo caso, infatti, i blocchi potrebbero essere stati eliminati, in favore dei nuovi.

File danneggiato

Cosa succede se il file che ti interessa è stato recuperato, ma è danneggiato? Le soluzioni possono essere molteplici, ma ciò dipende soprattutto dal tipo di file.

Alcuni formati video, ad es., sono leggibili anche solo in parte (il filmato “salterà” nei punti perduti), ed alcuni programmi come AcrobatReader e MS Word sono in grado di recuperare, in alcuni casi, i documenti PDF o DOC danneggiati. Ci sono buone probabilità di recupero anche con MS Excel ed i documenti XLSX.

Se ciò non è possibile, purtroppo, dovrai rassegnarti all’idea che i dati siano perduti per sempre. È però una buona scusa per ricordarti, una volta per tutte, che il miglior modo per non perdere le informazioni importanti e fare sonni tranquilli, è quello di compiere continui backup di documenti che si vogliono conservare per sempre.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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