Come configurare una scansione SMB

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Può capitare, in ufficio, di trovarsi davanti ad un’imponente stampante multifunzione di rete, sulla quale si ha la necessità di configurare una scansione SMB. Su Windows, macOS e Ubuntu, effettivamente, questo tipo di scansione è ampiamente utilizzato.

Il protocollo SMB consente di trasferire file sulla rete locale in modo rapido e sicuro (usando sempre, chiaramente, l’ultima versione dello stesso). Può essere sfruttato per inviare documenti a cartelle o percorsi di rete locale, anche remoti (con l’ausilio di VPN). Nei paragrafi che seguono, ti fornisco degli esempi di configurazione per scannerizzare SMB sui più comuni sistemi operativi.

Come configurare una scansione SMB

Come configurare una scansione SMB

Installando uno scanner SMB su stampanti multifunzione come Konica Minolta, Brother, Canon, HP, Xerox o altre che lavorano sulla rete locale (Wi-Fi o LAN), sicuramente, farlo sarà più semplice e sicuro rispetto alla scansione effettuata tramite FTP. Leggi gli approfondimenti di seguito per capire come procedere.

Permessi e autorizzazioni SMB

Per prima cosa, è necessario assicurarsi che nell’utente in cui si vuole installare lo scanner SMB sia sempre configurato un account con password. Non devono essere permessi liberi accessi al desktop, altrimenti sarebbe insicuro farlo e bisognerebbe sbloccare determinate funzionalità per farlo funzionare.

Inoltre, è necessario attivare la condivisione della cartella con i relativi permessi di scrittura (e non solo di lettura). In caso contrario, altrimenti il file digitalizzato verrà bloccato in scrittura e non lo troverete nella cartella che avete creato.

Operazioni preliminari

Prima di seguire la guida proposta di seguito, consiglio di annotare l’indirizzo IP del computer o Mac (che deve essere statico) oppure il suo nome host.

Fatto questo, create una cartella denominata ad esempio scanner nel punto in cui volete far arrivare le digitalizzazioni (anche su Desktop). Successivamente, collegatevi alla multifunzione di rete via web e registrate una casella di destinazione inserendo:

  • Indirizzo IP del PC
  • Nome della casella (es. il nome della persona che utilizzerà quel pc)
  • Nome della cartella condivisa
  • Nome utente e password del PC/iMac

Consiglio: usate nomi cartella uniti senza spazi, così da evitare errori nei percorsi di sistema.

Configurazione scanner SMB

macOS

Per questo sistema operativo, è possibile utilizzare lo scanner SMB con il servizio Digitalizza via SMB, ma non è compatibile con tutte le multifunzioni di rete. Per Konica Minolta, ad esempio, non è previsto il corretto funzionamento dello scanner SMB (riguardo vecchi modelli con versioni firmware ormai obsolete).

Puoi comunque condividere una cartella e provare. Basta che ne crei una in qualsiasi punto del desktop, vai nelle Preferenze di sistema, scegli Condivisione e selezioni la cartella che hai appena creato. Quando visualizzerai “Condivisione file: attiva”, scegli Opzioni e abilita anche l’opzione Condividi file e cartelle mediante AFP.

Ubuntu / Linux

  1. Creare la cartella che ospiterà i file digitalizzati
  2. Fare click con il tasto destro sull’opzione “Condivisione della rete locale
  3. Spuntare l’opzione “Permetti ad altri di creare ed eliminare file in questa cartella
  4. Mettere il flag su “Accettare Ospiti” e salvare le impostazioni
  5. Adesso create la casella via web collegandovi alla multifunzione
  6. Inserire il nome della cartella (es. “scanner”)
  7. Fine!

Windows

  1. Creare una cartella e condividerla (assicuratevi di essere sullo stesso gruppo di rete)
  2. Impostare i permessi di lettura/scrittura e le autorizzazioni di sicurezza degli utenti nelle proprietà della cartella
  3. Creare quindi la casella di destinazione specificando quanto detto sopra
  4. Inserire il nome cartella nella voce Percorso File o Cartella di rete e salvare la configurazione
  5. Fatto!

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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