Cosa fare se mi sento sempre stanco?

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Se ti senti eccessivamente stanco, ecco alcuni passaggi che puoi seguire per affrontare la stanchezza:

  1. Riposo Adeguato: Assicurati di dormire abbastanza. Il sonno è fondamentale per recuperare energia.
  2. Alimentazione Equilibrata: Mangia cibi nutrienti e bilanciati per mantenere i livelli di energia.
  3. Idratazione: Bere acqua adeguatamente può aiutare a combattere la stanchezza.
  4. Pausa e Relax: Prenditi delle pause durante la giornata. Anche brevi momenti di relax possono aiutare.
  5. Esercizio Leggero: L’attività fisica, come una passeggiata leggera, può aumentare i livelli di energia.
  6. Gestione dello Stress: Praticare tecniche di riduzione dello stress come la meditazione o lo yoga.
  7. Controllo Medico: Se la stanchezza persiste, è consigliabile consultare un medico per escludere condizioni mediche sottostanti.
  8. Limita la Caffeina: Evita un consumo eccessivo di caffeina, che può disturbare il sonno e portare a stanchezza.
  9. Stabilisci una Routine: Mantieni una routine regolare di sonno e sveglia.
  10. Ascolta il Tuo Corpo: Se il tuo corpo richiede riposo, è importante ascoltarlo e dare a te stesso il tempo di ricaricare.

Ricorda che la stanchezza può essere un segnale del corpo che indica la necessità di riposo, una migliore alimentazione, o può essere un sintomo di qualcosa di più serio. Se le modifiche allo stile di vita non migliorano la tua stanchezza, è importante consultare un medico.

Come far passare la stanchezza?

risveglio riposato contro stanchezza

Partendo dal presupposto che una stanchezza che sia cronica e apparentemente irrisolvibile va assolutamente indagata con l’aiuto di un medico – che saprà analizzare i sintomi e i segni e, conseguentemente, indirizzare verso un iter diagnostico che permetterà di giungere alla diagnosi di ciò che sta dietro alla spossatezza stessa -, prima di allarmarsi, vale la pena porsi alcune domande circa il proprio stile di vita e le abitudini che potrebbero incidere negativamente sulla risoluzione di tale condizione.

Di seguito, qualche consiglio pratico per eliminare la stanchezza episodica:

  • Se puoi, dedica un po’ di tempo alla noia. Sì, hai letto bene, il nostro cervello ha bisogno di riposo per mantenersi plastico e scattante quando ce n’è bisogno. Intossicarti con “l’intrattenimento spicciolo” della TV o dei social non ti aiuterà a “staccare” completamente;
  • Cerca di dormire di più. La deprivazione di sonno non è un buon alleato della funzionalità fisica e cerebrale. Fai in modo di dormire presto la sera e per un numero sufficiente di ore, vedrai che sentirai la differenza;
  • Mantieniti idratato e ben nutrito. Mantenere una dieta equilibrata è fondamentale per poter sfruttare al meglio il proprio potenziale fisico e mentale. Ti basterà affidarti alla cara, vecchia ed eccezionale dieta mediterranea per ottenere benefici incredibili. Se ti interessa questo aspetto, ti rimando all’articolo che ho dedicato a come mangiare sano limitando i grassi. Per migliorare la tua forma fisica cambiando le tue abitudini alimentari, comunque, ti raccomando di contattare un dietologo;
  • Riposati, ma non abbandonarti alla sedentarietà. Comprendo benissimo che alla fine di una lunga settimana lavorativa non si desideri altro che dormire, mangiare e guardare la TV, ma non credere che la sedentarietà totale sia la panacea di tutti i mali. Anzi, ti suggerisco di dedicarti a qualche attività fisica a blanda intensità (una passeggiata nella natura, un giro in canoa o in bicicletta) per sfruttare l’effetto benefico delle endorfine che derivano proprio dallo sport.

Cosa fare se si è stanchi?

Non tutte le forme di spossatezza sono uguali comunque, questo è indubbio, e non sempre è possibile riposare quando si desidera. In questo senso, credo sia utile dedicare qualche riga a consigli specifici in base al tipo di stanchezza che ti trovi a vivere.

Stanchezza da ciclo

I giorni del ciclo sono senza dubbio delicati nella vita di ogni donna, le modificazioni del corpo e il disagio che ne può derivare a volte “cozzano” con la necessità di portare avanti l’attività lavorativa, di studio o sportiva.

Che fare dunque? “Prenderla con calma” è secondo me la soluzione migliore: abbassare leggermente i ritmi di lavoro, fare piccole e frequenti pause, tenersi idratati e indossare indumenti confortevoli sono tutte strategie che potrebbero aiutarti a ridurre l’impatto che la stanchezza da ciclo ha sulla tua vita. D’altra parte, il congedo lavorativo mestruale è tristemente ancora un miraggio nel nostro paese.

Stanchezza da stress

Della stanchezza da stress fisico e mentale abbiamo già parlato in lungo e in largo nell’articolo. Vale la pena però tornare a mettere in evidenza l’importanza dell’annoiarsi, inteso come un momento di totale abbandono di ogni attività fisica e mentale che accetti passivamente contenuti prodotti da altri.

Sarà capitato anche a te di utilizzare le tue pause dallo studio o dal lavoro per scorrere passivamente la bacheca di Facebook o il feed di Instagram. Ebbene, ti do una notizia: questo tipo di attività non libereranno la tua mente dallo stress, anzi. Quindi impara ad annoiarti, ne trarrai un discreto beneficio soprattutto se occuperai quei venti minuti per meditare o per fare una passeggiata.

Stanchezza da terapie farmacologiche

Se stai assumendo dei farmaci che prevedono – tra i loro effetti collaterali – una sensazione di spossatezza, non ti resta che accoglierla senza metterti in pericolo. Ti faccio un esempio: l’assunzione di antistaminici spesso comporta una sensazione di sonnolenza; ebbene, metterti alla guida sarebbe assolutamente irresponsabile, quindi anche in questo caso “take it easy”: dai al tuo corpo il tempo di metabolizzare il farmaco e poi dedicati a ciò che vuoi fare con rinnovato entusiasmo.

Stanchezza in gravidanza

Altro momento delicato – seppur bellissimo – nella vita di una donna, è senza dubbio quello della gravidanza, che può esporre la futura mamma ad affaticamento fisico e mentale. Il suggerimento, anche in questo caso, è quello di “tirare il fiato” e cercare di non aggravare lo stato di spossatezza, che può determinarsi soprattutto durante gli ultimi mesi di gravidanza.

Una dieta equilibrata e commisurata all’aumento delle necessità metaboliche, il giusto apporto idrico e una vita quanto più possibile attiva ridurranno il senso di pesantezza alle gambe e la stanchezza complessiva durante la gravidanza.

Insomma, se non hai problemi o complicanze legate proprio alla gravidanza, prova a mantenere le tue abitudini, anche se in un primo momento ti sembrerà difficile.

Stanchezza mentale

L’affaticamento mentale è senza dubbio tra le peggiori tipologie di spossatezza. Quando protratta, la stanchezza mentale mette infatti a dura prova l’affetto, che avvertirà grande fatica nell’impegnarsi anche nelle più semplici attività mentali, dal prendersi cura di sé al mantenimento di rapporti sereni con gli altri.

I suggerimenti che mi sento di darti in questo caso riguardano prevalentemente l’alleggerimento dei carichi di studio o di lavoro, il sonno – che deve coprire un numero sufficiente di ore -, l’attività fisica e il miglioramento complessivo delle tue abitudini di vita. Prova anche a gestire l’ansia ed a controllare lo stress.

Nonostante tu abbia messo in pratica tutti i consigli possibili, ti sembra di non riuscire a superare la sensazione di confusione, disagio e affaticamento che ti occupa la testa? Forse allora è il caso di contattare uno psicologo professionista, che possa insegnarti delle strategie mirate a risolvere la causa dei tuoi problemi. Nell’articolo che ho dedicato a come trovare uno psicologo online troverai molti spunti per scegliere lo specialista più adatto a te.

Stanchezza alle gambe

Combatti da molto tempo con un appesantimento alle gambe che ti impedisce di correre dietro ai tuoi figli o di fare le escursioni che sogni? Ebbene, anche in questo caso potresti avere bisogno di indagini vascolari o reumatologiche più approfondite per le quali il mio consiglio da “profano” è sempre quello di rivolgerti ai professionisti della salute.

Se invece il mal di gambe è episodico, legato magari ad un lavoro che richiede molti spostamenti a piedi o che ti espone ad alte temperature e sudorazione profusa, allora il primo consiglio che mi sento di darti è quello di aumentare l’apporto idrico. Dopodiché potresti provare a cambiare le calzature che utilizzi di solito, optando per modelli più leggeri e possibilmente adatte al lavoro che dovrai svolgere.

Stanchezza mattutina

Ti svegli più stanco della sera precedente? Hai sempre l’impressione di non riposare al meglio? Non credere che il tuo sia un caso isolato, anzi, la stanchezza mattutina affligge tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, non riescono a riposare a causa di preoccupazioni, stress lavorativo o scolastico, abitudini di vita non adeguate.

A questo proposito potresti provare a valutare in primo luogo alcuni aspetti che potrebbero interferire con la tranquillità del tuo sonno, quali arredamenti della stanza da letto, qualità del materasso e dei guanciali, qualità dell’aria domestica. Tieni presente poi che dormire poco e addormentarsi tardi non ti aiuterà a risolvere positivamente la tua sensazione di spossatezza al mattino.

In sostanza, i consigli non sono poi molto diversi da quelli già elencati nei paragrafi appena conclusi:

  • Crea un ambiente confortevole;
  • Dormi almeno sette ore e cerca di non addormentarti troppo tardi;
  • Attento all’alimentazione e non assumere alcolici prima di andare a dormire;
  • Durante il giorno cerca di ridurre la sedentarietà e ritagliati un po’ di tempo per fare sport.

Oltre a ciò, ricorda che rimanere per molte ore davanti allo schermo del PC o con lo smartphone in mano non aiuterà il tuo cervello a rilassarsi. Opta invece per la lettura di un buon libro prima di spegnere la luce, oppure prova a rilassare la mente (eseguendo ad es. tecniche di meditazione), ne trarrai grande beneficio.

Stanchezza da cambio di stagione

Spossatezza, irritabilità, mancanza di energia e non solo possono presentarsi durante il cambio di stagione. È come se il nostro corpo avesse necessità di più tempo per adattarsi alle nuove condizioni atmosferiche: prova a pensare al passaggio tra il caldo di agosto e le fresche piogge di fine estate oppure al torpore primaverile dovuto alle allergie. Cercare di sforzarsi per ottenere prestazioni fisiche o mentali strabilianti spesso è inutile. Conviene quindi, se possibile, tirare il fiato e abbandonarsi ad un po’ di riposo o, semplicemente, fare le cose con più calma.

Anche in questo caso sono sempre validi i consigli relativi all’alimentazione, all’apporto idrico (soprattutto con il caldo estivo) e alla riduzione di tutto ciò che può essere dannoso (alcol, fumo, cibo spazzatura) o che possa peggiorare il nostro stato di spossatezza (alimenti particolarmente grassi, bevande zuccherate o altro). Dedicati inoltre ad attività sportive che ti piacciono senza esagerare: non è necessario diventare atleti olimpici o scalare le vette più alte per essere sereni e in salute.

Ultimo, ma non ultimo, ti capiterà spesso di leggere che una giusta integrazione con sali minerali potrebbe darti la svolta che cerchi. Questo potrebbe essere vero in alcune situazioni ma…

Cosa fare se la stanchezza diventa cronica e insopportabile?

…ricorda che l’assunzione di sali minerali può essere inutile (e in alcuni casi controproducente), specie se non guidata da una necessità reale. E come fare a capire quando è il caso di iniziare una terapia? In primo luogo, rivolgendosi ad un medico che possa valutare il tuo quadro clinico, per poi proporti una terapia adeguata ai tuoi bisogni.

Considera poi che l’ausilio di un professionista del settore diventa imprescindibile laddove la tua condizione di stanchezza si cronicizzasse fino a divenire insopportabile. Devi infatti sapere che sono molte le patologie che tra i sintomi associati annoverano proprio la spossatezza. Avrai sicuramente sentito parlare di anemia da carenza di ferro, celiachia e altre malattie gastroenterologiche, o ancora, condizioni oncologiche che possono farsi preoccupanti.

Ora, lungi da me la volontà di spaventarti, sai benissimo che un po’ di stanchezza è del tutto fisiologica vista la vita frenetica che siamo soliti condurre. Ciò che vale la pena ribadire, però, è che è fondamentale riconoscere i segnali e affidarsi alle mani esperte di chi può comprendere davvero quali siano le cause della stanchezza.

Cos’è la stanchezza?

La stanchezza nel dizionario Treccani è definita come “uno stato o una condizione di chi, in conseguenza di uno sforzo fisico o mentale, o di un forte stato di tensione o emozione, sente diminuita la propria forza e la propria capacità di continuare nell’attività normale, o in quella in cui era impegnato”. È quindi fin da subito importante sottolineare come l’affaticamento che può portare ad una complessiva sensazione di spossatezza non è esclusivamente fisico; anzi, più spesso, al giorno d’oggi è la componente psicologica a prevalere quando si parla di stanchezza.

Che sia per gli impegni lavorativi e familiari o per la pressione sociale imposta dall’immagine di perfezione costruita dai social – e che ci ostiniamo a voler emulare -, è sempre più frequente imbattersi in persone che sembrano estremamente stanche fisicamente e che riferiscono un indebolimento anche a livello della prestazione mentale con un relativo senso di sfiducia, calo di autostima (a proposito, hai avuto modo di dare un’occhiata al mio approfondimento dedicato a come migliorare l’autostima?) e perdita di interesse nei confronti di persone e attività.

Quali sono le tipologie di stanchezza e relativi sintomi?

Come avrai intuito dal preambolo, dunque, la stanchezza non è univoca ed esistono molteplici cause da cui può scaturire. Il duro lavoro fisico, un impegno mentale troppo intenso e/o prolungato nel tempo, oppure ancora patologie organiche, possono determinare la consequenziale e rapida diminuzione delle energie. Volendo (artificiosamente, invero) elencare le principali tipologie di stanchezza, potremmo dire è possibile incorrere in:

  • Sensazione di spossatezza mentale, causata dalla mancanza di riposo come in caso di deprivazione prolungata del sonno;
  • Stanchezza fisica, dovuta ad attività lavorative o sportive intense senza margine di riposo;
  • Spossatezza generale, come sintomo di altre patologie.

Oltre ai già sopraccitati sintomi, la stanchezza può manifestarsi in maniera acuta anche con:

  • Vertigini;
  • Sudorazione;
  • Ottundimento e confusione;
  • Dolore toracico o addominale;
  • Mal di testa;
  • Lombalgia;
  • Dolori muscolari diffusi.

La sintomatologia è piuttosto eterogenea. Pertanto, conoscere il proprio corpo e i possibili segnali dovuti all’eccessivo stress è davvero importante quando si tratta di superare momenti di stanchezza.

Perché ci si sente stanchi?

stanchezza da stress e preoccupazione

Mi riallaccio brevemente al capitolo appena concluso per ribadire l’importanza di conoscere e rispettare il proprio corpo che – di fatto – viene spesso ignorato quando si tratta delle prime avvisaglie della stanchezza.

Il riposo, lo svago e i momenti off sono invece fondamentali per “ricaricare le batterie”, poiché aiutano a rigenerare forza e resistenza, sia fisica che mentale. Solo così sarà possibile affrontare in maniera attiva tutte le sfide che la vita ci propone quotidianamente.

Questo è vero in generale e lo è ancora di più quando si tratta dell’affaticamento mentale dovuto a stress prolungato, che può condurre anche all’esaurimento delle risorse psicologiche e fisiche.

Ma più in generale, quali sono le cause principali della stanchezza? Tra le più comuni inserirei:

  • Turni di lavoro troppo lunghi o intensi, che finiscono per intaccare le energie fisiche e mentali;
  • Stress psicologico da richiesta prestazionale;
  • Deprivazione del sonno;
  • Abitudini voluttuarie negative (assunzione di farmaci, alcol o droghe);
  • Alimentazione scorretta (scarso apporto idrico e nutrizionale, eliminazione ingiustificata di alcuni nutrienti);
  • Patologie che causino una immunodeficienza, anemia sideropenica, altre patologie croniche (diabete, patologie tiroidee, disturbi psichiatrici o cardiovascolari), infettive o reumatologiche;
  • Ciclo mestruale o menopausa.

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Autore
Lorenzo Renzetti
Sono un blogger e divulgatore informatico appassionato dell'informatica e dei servizi di social networking. Creo contenuti volti a migliorare l'esperienza utente su multi-piattaforma, tutelando privacy e sicurezza.

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